Questo è per il momento l'ultimo post sui protagonisti di Legione, proseguirò quando avrò pubblicato gli ultimi due libri della serie per non darvi troppe anticipazioni.
allora questa ti piacerebbe, Neil! |
Una protagonista con tutte le mie paure e insicurezze, una che cerca la guida e l'appoggio di altri, mentre sa benissimo dove vuole andare e sa arrivarci da sola, una che non si sente all'altezza finché non scopre di esserlo.
Susanna, nipote di un italiano deportato durante la Seconda Guerra Mondiale, cresce in Sudafrica, con la pelle bianca e gli amici neri, in un ambiente intossicato da ogni tipo di violenza. Sono stata in Sudafrica tre anni fa e la mia impressione è stata quella di trovarmi in un luogo bellissimo abitato al 90% da persone pessime. Le città sono presidiate dalla polizia e le case hanno il filo spinato sulle recinzioni, telecamere di sicurezza e vigilanza armata. I neri vivono soprattutto nelle township, un modo carino di definire dei ghetti/baraccopoli che si possono visitare con tour guidati, come allo zoo. Nel 2012, non il secolo scorso, io e il mio compagno eravamo gli unici bianchi a prendere l'autobus e un tizio (bianco, ovviamente) si è perfino offerto di darci un passaggio con la sua auto pur di non vederci alla fermata insieme ai cittadini di serie B. Tutto questo si commenta da sé.
Bene, Susanna cresce in un Sudafrica ancora più inquietante, agli albori della "cambiamento". Nel 1994, quando Mandela è appena diventato presidente, lei ha venticinque anni e viene contattata da un giovane Gabriel Walken interessato al suo sesto senso matematico per conto della Legione Segreta. Quasi vent'anni più tardi, nella sede segreta sulle Alpi, Susanna si risveglia ancora venticinquenne, smarrita e sola in un mondo che non riconosce. I nonni che l'hanno allevata sono ormai morti da tempo, le persone che la circondano e i luoghi dove si trova le sono sconosciuti. L'unico punto di riferimento che le resta è proprio Gabriel che la introduce lentamente nel progetto Orizzonte, il programma spaziale legionario.
Ad accompagnare Susanna nel suo percorso da gattina spaventata a comandante della nave spaziale Ksadhoom c'è un altro "risvegliato", il pilota greco Dyonisos, che ha vissuto la sua prima vita durante la Seconda Guerra Mondiale. Un amico che le sarà prezioso quando dovrà lasciare Gabriel per l'addestramento in una misteriosa località nel Pacifico meridionale chiamata Isola 84.
"Era partita dal gelido inverno alpino ed era diretta verso l'umida e perenne estate tropicale, acclimatarsi non sarebbe stato facile. Non che avesse trovato una singola cosa facile, da quando era stata risvegliata. Era come le aveva detto Dyonisos: una bambina al primo giorno di scuola, abbandonata tra sconosciuti in un ambiente nuovo, con solo una vaga idea di ciò che l'aspettasse e nessuna di come comportarsi."
Nella Legione, Susanna impara a sfruttare il proprio potere mentale, ma ritrova anche il legame con il mondo attraverso gli incontri con un indigeno della tribù che abita l'isola, Rigel, che le mostra le meraviglie della natura e la coinvolge in un'indagine sulle creature degli abissi.
"Nei giorni seguenti, il gesto di Rigel, di porgerle la mano per invitarla a seguirlo, divenne per Susanna un'abitudine e una necessità. Cercava quella mano, ogni volta che riusciva a concedersi qualche ora libera. Presagio di avventure vissute o raccontate, di parole ed emozioni spese nei paesaggi sempre nuovi di un'isola sorprendente, stringere la sua mano era come toccare il fuoco e scoprire che non faceva male."
Accanto a Susanna, altri personaggi femminili spiccano nella trama: Rossella Murray, capo del progetto Orizzonte; Jordan, compagna di stanza e d'avventure; Saiph, cacciatrice legionaria figlia di Rossella. Sono tre donne molto diverse e ognuna incarna un aspetto differente dell'universo rosa.
Rossella è una scienziata ambiziosa e spregiudicata nei capitoli che riguardano la sua gioventù nel 1977, mentre la ritroviamo nel presente in veste di madre inadeguata che sembra aver sacrificato la famiglia per raggiungere gli obiettivi del progetto spaziale. Severa e determinata sul lavoro, cova rimpianti che pesano sul suo privato e la costringono a scelte difficili.
Jordan è la compagnona, sempre sorridente ed eccitata. Si presenta a Susanna come guida nel mondo della Legione Segreta e di Isola 84, ma non si risparmia nel condividere i suoi giudizi personali su qualsiasi fatto o persona. Adora ammaliare gli uomini con la propria "sensualità grassottella", salvo poi esprimersi in maniera ben poco femminile. Ha il carattere solido che serve a sostenere Susanna nei momenti di sconforto.
Rigel e Saiph |
Saiph è la ragazza più bella della Legione Segreta, circondata da invidie, pettegolezzi e leggende. Ha un pessimo rapporto con la madre, mentre mantiene un legame molto forte col gemello Rigel malgrado la famiglia sia spezzata da anni. Diventa cacciatrice per seguire le orme del padre, legionario morto in missione, e contro il volere di Rossella. Si fa addestrare in segreto da Tim, personaggio del primo libro che ritorna dopo gli eventi che l'hanno coinvolto con River, e se ne innamora nonostante la differenza d'età. Tim, noto playboy, cede alla sua bellezza, ma non ricambia del tutto i suoi sentimenti. Il rapporto tra Saiph e Susanna appare subito molto teso a causa della relazione tra la protagonista e Rigel che, secondo la sorella, non sarà in grado di gestire il distacco quando Susanna lascerà il pianeta. Al di là del suo fascino, Saiph è un personaggio complesso, pieno di conflitti e carenze affettive. Vive intrappolata nei ruoli che gli altri le impongono e questa condizione alimenta la rabbia inespressa che scarica spesso a sproposito. Tornerà nei libri successivi.
Susanna nella sala comando di Ksadhoom |
Come dicevo all'inizio, questo è l'ultimo post sui protagonisti perché sto ancora lavorando agli ultimi due libri e non voglio rivelare troppo. Posso solo anticipare, e l'ho già fatto in altre occasioni, che il quarto sarà dedicato a Oliver, l'orfanello di Legione 2, e l'episodio finale sarà ambientato nel futuro, dove il ruolo principale sarà affidato a Maya, figlia di River che in Legione 1 aveva dodici anni, perfetta per chiudere il cerchio.
In un romanzo è importante che il protagonista si evolva altrimenti resta piatto e nessuno ci si identifica.
RispondiEliminaBeatrice
Ciao Beatrice, hai ragione. A me piace anche quando un personaggio buono, a un certo punto, si rivela cattivo.
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