sabato 27 febbraio 2016

Congo Inc. di In Koli Jean Bofane

Dopo il saggio di Alberto Angela ho pescato un romanzo dalla mia lista di lettura 2016 ed eccomi a parlarvi di Congo Inc. Il testamento di Bismark di In Koli Jean Bofane, autore congolese costretto a lasciare più volte il suo paese d'origine per stabilirsi definitivamente in Belgio negli anni Novanta.

La trama sembra semplice perché è un pretesto per raccontare ben altro che le (dis)avventure del protagonista; non solo l'ambientazione e i personaggi la rendono insolita e particolare, ma la narrazione alterna ironia e violenza in modo sconcertante.
A inizio lettura, mi sembrava di vedere un film di Checco Zalone ambientato in Congo: Isookanga, ignorante e ambizioso, lascia il suo villaggio nella foresta (nel film sarebbe stato il classico paesino di campagna) per andare incontro alla “vita vera” conosciuta attraverso Internet su un computer rubato. 
Isookanga ha venticinque anni, troppo alto per essere un pigmeo e troppo basso per tutti gli altri, si presenta a Kinshasa convinto che il mondo funzioni come nei videogiochi online che lo vedono sopraffare concorrenti da ogni parte del pianeta.

giovedì 25 febbraio 2016

5 frasi per ogni blogger #17

Nuovo giovedì, nuova presentazione. Oggi vi parlo di Siham e del suo blog Uno scaffale di libri del quale dice: "Come ogni cosa bella, agli occhi di chi la guarda, questa nasce da un periodo di disordine mentale, di turbamenti emotivi, di sensazioni contrastanti ed emozioni velenose. In poche parole, secondo me, inconsciamente cerchiamo qualcosa che ci salvi. Il blog, mi ha salvata."

vai al blog


Scoprite le sue 5 frasi.

martedì 23 febbraio 2016

Se non lo fa la tv...

...lo fanno i blogger. I programmi televisivi parlano poco di libri, a meno che non si tratti di ospitare uno scrittore famoso. Forse si teme la concorrenza di una forma d'intrattenimento senza interruzioni pubblicitarie; forse si teme che un pubblico più acculturato preferirebbe leggere anziché seguire in massa l'ennesimo format riciclato in prima serata; forse in un Paese dove si legge pochissimo l'argomento libri non genera i dati d'ascolto desiderati. Fatto sta che i pochi programmi che mi vengono in mente sono scomparsi con gli anni o relegati a un'oretta a settimana.

A parlare di libri ci sono i lit-blog su Internet, alcuni dei quali si presentano il giovedì nella mia rubrica 5 frasi per ogni blogger. Restando però in ambito video, nella mia rete di contatti c'è Seli Rowan, una giovanissima mamma/lettrice/blogger che di tanto in tanto pubblica filmati nei quali parla delle sue letture. Visitando il suo canale YouTube trovate le puntate del programma televisivo che manca al palinsesto italiano. Sono video amatoriali, certo, ma Seli è disinvolta come una conduttrice professionista mentre presenta i titoli dei libri letti e quelli che vanno a popolare la sua coda di lettura. Si tratta del video-diario di un'accanita lettrice che consiglia e sconsiglia tra brevi recensioni, approfondite sul suo blog Ombre Angeliche, e anteprime. Chiaramente, i suoi filmati non hanno un taglio giornalistico, ma personale e Seli parla di libri secondo il proprio gusto e giudizio, senza risparmiare critiche, battute, sorrisi e smorfie. Mi sembra un'iniziativa utile, interessante e divertente. Forse ne esistono mille altre che non conosco perché frequento poco YouTube, però sono contenta di averla scoperta pochi mesi fa con la puntata speciale sulle letture natalizie.

Mi piacerebbe trovare qualcosa del genere in tv, una striscia televisiva quotidiana, anche di pochi minuti, perché sarebbe un modo di avvicinare gli italiani alla lettura più efficace dei famigerati distillati. 

Recentemente, Seli mi ha inviato il link della puntata sulle sue letture di gennaio che si apre con il mio Legione (che emozione!). Potevo evitare di proporvela qui? Non scherziamo. Guardate tutto il filmato perché lei è adorabile.
Buona visione e mille grazie a Seli.






sabato 20 febbraio 2016

Scrittrice e viaggiatrice: la natura.

Nel primo dei due post dedicati alla mia doppia personalità, vi ho parlato del fattore umano visto attraverso i miei viaggi. Oggi mi soffermo sulla natura, quell'entità quasi magica dotata di una straordinaria fantasia. Per quante storie io possa immaginare, inventare e scrivere, la natura sarà sempre un passo avanti a me e non mi basterà una vita per osservare tutte le sue opere. Dalle forze che muovono le galassie allo sguardo di un gatto, il romanzo che ha scritto per l'universo è ricchissimo di dettagli e trovate sorprendenti, una trama logica e perfetta della quale ho letto solo qualche pagina, restandone affascinata.

Ho percorso sentieri inondati di pioggia sotto l'ombrello di foreste tropicali, ho sentito il cuore caldo della terra camminando sui vulcani, mi sono immersa nell'incanto delle barriere coralline dove regnano colori e silenzio, mi sono affacciata sul mondo dall'alto di montagne e cascate, ho toccato tutti gli oceani, ho riempito le scarpe di sabbia del deserto, ho attraversato giorni di sole e tempesta.
Ho passeggiato con due leonesse liberate da uno zoo in Zambia, ho offerto frutta a una mamma orangutan in Borneo, ho osservato tartarughe giganti alle Hawaii, ho accarezzato un cucciolo di balena in Messico, ho avvistato il lori lento a Sumatra e l'echidna in Australia, ho camminato sulla spiaggia dei leoni marini dell'isola Kangaroo, ho incrociato la strada degli elefanti in Botswana, quella dei rinoceronti in Kenya e dei pinguini in Sudafrica. E non è tutto.

giovedì 18 febbraio 2016

5 frasi per ogni blogger #16

Per un nuovo giovedì con i lit-blog, ospito oggi Gaia e Sassy di Le parole segrete. Gaia si presenta come una lettrice che appunta su un quaderno tutte le frasi che l'hanno colpita in un libro e gestisce blog e pagina Facebook insieme alla sua migliore amica Sassy.
vai al blog

Ecco le loro cinque frasi.

martedì 16 febbraio 2016

Selfer, Indie o come vi pare

Il self-publishing è malvisto più dagli scrittori che dai lettori. 
Leggo ancora, anche se la polemica per fortuna sta sfumando perché cominciava ad annoiarmi, articoli di scrittori tradizionalisti schierati contro le brutture del self-publishing. Le boiate sono inevitabili in un sistema libero e aperto a tutti. Uso sconsiderato e abuso di opportunità (che sulla carta sono splendide, ma si prestano a divenire armi a doppio taglio) si trovano in ogni ambito, compreso quello letterario. Peccatori di superbia, ignoranza e presunzione, ne è pieno il mondo e il web di conseguenza. Inutile discuterne ancora. 
Di contro, gli stessi si dicono delusi dall'editoria tradizionale che anziché selezionare e investire su nuovi talenti, si ricicla con i distillati. Su questo punto concordo in pieno e la penso come la giovane libraia.

sabato 13 febbraio 2016

Ritratti di blogger

Dopo un certo numero di giovedì dedicati ai blog letterari, posso tirare un po' di somme  riguardo le risposte ricevute.
Grazie a questa indagine e al passaparola virtuale, ho scoperto tanti blog interessanti, alcuni più popolari di altri, ma tutti gestiti con passione. Ho conosciuto blogger di ogni età e provenienza, con diversi gusti letterari. Ho incontrato qualche strega, qualche genio della tecnologia e qualche mamma che ama sentirsi ancora bambina grazie alla magia dei libri. Sono entrata in un mondo dove regna la fantasia, ma quando si tratta di esprimere pensieri e opinioni hanno tutti i piedi ben piantati a terra.
Dunque, chi si nasconde dietro i blog che parlano di libri? Vediamo.

giovedì 11 febbraio 2016

5 frasi per ogni blogger #15

Bentornati alla rubrica sui blog che parlano di libri. Oggi vi presento Muriomu del Café Littéraire da Muriomu che di mestiere fa la grafica e, a differenza delle altre bambine, non ha mai voluto diventare una principessa. Gestisce il blog in collaborazione con la sorella Little Pigo. Tra le tante rubriche ce n'è una sulle peggiori copertine da commentare.

vai al blog
Ecco le sue cinque frasi.

martedì 9 febbraio 2016

Scrittrice e viaggiatrice: l'uomo.

Ripensando alle vignette di Primati, mi è venuta voglia di tornare in quei luoghi selvaggi e meravigliosi e di parlarvi di due argomenti sui quali ho imparato molto viaggiando: l'uomo e la natura.
Ho tanto da dire, quindi dividerò i miei pensieri in due post, cominciando oggi con il fattore umano.

Mi presento sempre come scrittrice e viaggiatrice perché sono le mie due grandi passioni a definirmi. Avventure inventate e vissute sono ciò che riempie la mia vita e le due cose sono talmente legate da fondersi. Scrivo anche mentre sono in viaggio, ma da casa viaggio scrivendo.

Di conseguenza è normale che nelle interviste mi chiedano quanto ci sia dei miei viaggi nei romanzi che scrivo. La risposta è: tantissimo. Non si tratta solo di descrivere i paesaggi che ho ammirato, ma anche delle sensazioni e riflessioni che hanno ispirato, delle persone che ho incontrato, ognuna con un modo diverso di intendere la vita e un diverso punto di vista sul nostro mondo, delle creature e dei panorami che ho avuto la fortuna di osservare perché la natura ha una fantasia illimitata. Passeggiare per il pianeta allarga gli orizzonti della mente almeno quanto leggere, per questo rinuncio facilmente ad accumulare inutili beni materiali, preferendo spendere i miei soldi in viaggi, ebook e libri.

sabato 6 febbraio 2016

Primati di Jim Ottaviani e Maris Wicks

Potrebbe sembrare che abbia già deviato dalla mia lista di lettura, ma ho solo fatto una “pausa” per dedicarmi al libro a fumetti Primati. Ne ho parlato qualche tempo fa sul mio blog di viaggi in un post sulle tre donne straordinarie delle quali questo libro racconta le storie: Biruté Galdikas, Jane Goodall e Dian Fossey.
Ordinato su Internet, appena mi è arrivato non ho resistito e ho messo un attimo da parte Congo Inc. che, invece, fa parte della lista. Primati è una lettura che porta via poche ore, anche meno se non vi soffermate sui dettagli di certe tavole, come faccio io. 

Delle protagoniste ho parlato nel post citato prima, quindi non vi parlo della storia che racconta, ma di come la racconta.
Questa graphic-novel, in teoria, è rivolta a un pubblico molto giovane con lo scopo di avvicinarlo a una materia avvincente come le scienze naturalistiche, descrivendo le avventure delle tre ricercatrici. A mio parere, il solo fatto che sia un volume a fumetti non lo rende una lettura adatta ai più piccoli che di certo apprezzeranno le belle immagini, ma troveranno un po' ostica la sceneggiatura. Le vicende sono narrate in prima persona a più voci, spesso sovrapposte. Una trovata molto bella, secondo me, ma forse non così facile da seguire e interpretare per un bambino.

Biruté Galdikas in Borneo
Io in Borneo
Lo stile dei disegni è semplice ed essenziale, eppure sono stata rapita da alcune vignette che mi hanno riportato alla mente i luoghi che ho visitato durante i miei viaggi, completi di sensazioni, suoni e colori. 
La sceneggiatura evidenzia le differenti personalità delle tre donne, accomunate dalla passione per la natura, ma con approcci e atteggiamenti estremamente diversi. Le loro scoperte sul mondo dei primati hanno dato un grosso contributo alla scienza, ma tra queste pagine sono tre ragazze coraggiose con un grande sogno, un sogno per il quale si sono trovate a lottare. 
Un sogno che resta vivo ancora oggi grazie alle associazioni che hanno fondato e ispirato; parte dei proventi di questo libro va appunto a: 

giovedì 4 febbraio 2016

5 frasi per ogni blogger #14

Eccoci di nuovo alla rubrica sui blog letterari. L'ospite di oggi ha in comune con me la passione per gatti e viaggi. Si chiama Sonia e gestisce Il salotto del gatto libraio, presentandosi come "Allegra, solare, e piena di iniziative".


vai al blog


Scoprite le sue cinque frasi.

martedì 2 febbraio 2016

Topolino

Perché alla mia età continuo a leggere Topolino ogni settimana? Perché mi piacciono le sue storie d'investigatore e le disavventure di Paperino, perché adoro i viaggi avventurosi in cerca di tesori di Zio Paperone e i disastri di Paperoga, perché amo le parodie di romanzi classici e film, perché dai suoi personaggi ho imparato termini difficili e nuovi insulti, perché spesso le sue tavole sono disegnate da grandi artisti e le sue trame scritte da abili sceneggiatori. 
E perché qualche volta ci trovo pagine che sembrano parlare di me: un'impiegata sognatrice.