giovedì 31 marzo 2016

5 frasi per ogni blogger #21

La rubrica del giovedì chiude in grande stile ospitando una blogger che adoro per onestà e creatività: Seli Rowan di Ombre Angeliche. Lettrice, scrittrice e blogger si definisce "un'amica sincera... ma con le spine!". Vi ho parlato di lei in questo post a proposito delle sue video-recensioni.

vai al blog

Scoprite le sue cinque frasi.

martedì 29 marzo 2016

Tempesta di Roger Vercel

È probabile che in una vita precedente io sia stata un lupo di mare, a giudicare da quanto mi appassionino le storie di navigazione e con quanta facilità mi identifichi nei membri di un equipaggio che affronta una delle più spaventose forze della natura. Aggiungiamo la mia attrazione per le catastrofi e le situazioni di pericolo in genere, aggiungiamo una quarta di copertina che mi prometteva tutto questo e oltre, aggiungiamo che Roger Vercel scrive in maniera sublime ed ecco che Tempesta entra subito nell'elenco dei miei libri preferiti.

Roger Vercel (1894-1957) è il nome d'arte di un professore di lettere francese che combatté nella Grande Guerra e scrisse numerosi romanzi, racconti e testi per il teatro. Remorques è il titolo originale del libro uscito nel 1935 e tradotto in italiano per la prima volta solo nel 2013, quando l'ho acquistato. Malgrado abbia scoperto che ne è stato tratto un film con Jean Gabin, sceneggiato con la collaborazione di Jacques Prévert, l'autore mi era sconosciuto finché in libreria ho trovato Tempesta nella sezione "nautica", dove sbircio ogni tanto in cerca di storie di naufragi. Dovrei discutere con il libraio sul suo metodo di disporre i volumi perché né questo libro né quelli sui naufragi andrebbero accostati ai manuali di vela. Tempesta è un romanzo che dovrebbe stare tra i classici e non di fianco a Il grande libro illustrato dei nodi marinari.

sabato 26 marzo 2016

10 motivi per leggere

Per cominciare, se non vi piace leggere libri e avete bisogno di dieci motivi per farlo, siete sfigati e questa non è la mia opinione, ma un dato di fatto. 
Le ragioni che sto per elencare sono solo alcune delle tante, ma la verità è che semplicemente non esistono buoni motivi per non leggere, a meno che la vostra massima aspirazione sia vivere nell'ignoranza. 

La scusa più popolare tra i non lettori è la mancanza di tempo, come a dire che chi legge sia un fannullone. Se ci pensate, di tempo sprecato in una sola giornata ne avete a secchiate e vi chiarisco una questione: nessuno vi costringe a leggere un libro intero tutto di seguito. A questo proposito, cito Fabio di Librinviaggio che rivela: 

"il grande segreto di noi lettori navigati: il segnalibro. Oggetto di forma solitamente allungata e sottile, generalmente di plastica o cartoncino (ma ne esistono rari pezzi in pregiato legno) il segnalibro può essere inserito tra le pagine di un libro permettendo di salvare i progressi fatti e consentendo, alla successiva riapertura, di riprendere la lettura esattamente dal punto lasciato senza dover ricominciare dal principio. Riutilizzabile innumerevoli volte spostandolo al nuovo punto di salvataggio ogniqualvolta si renda necessario rendendo anche il libro più lungo alla portata di tutti. Per gli amanti del fai-da-te segnalo che può essere sostituito da un biglietto del tram, da un foglio di carta strappato o dalla foto del vostro buffo criceto."

Vi lamentate di perdere ore nelle sale d'attesa, di stare in coda a uno sportello o di fare lunghi viaggi sui mezzi pubblici sul percorso casa -lavoro, di trovare sempre le stesse riviste dal parrucchiere, di annoiarvi nelle serate "che non c'è niente in tv". Bene, sono tutte ottime occasioni per aprire un libro e avanzare di qualche pagina. 

Veniamo ora all'elenco che, per i pigri, si legge in fretta.

giovedì 24 marzo 2016

5 frasi per ogni blogger... o no?

È giovedì e vi aspettate che vi presenti un blogger, invece no. La rubrica è sempre lì per chi volesse partecipare, ma dopo venti puntate le richieste cominciano a scarseggiare. Le ultime 5 frasi sono in programma per il prossimo 31 marzo, poi qualcosa cambierà.

Sto già pensando a una nuova rubrica, anzi ho fin troppe idee, ma devo studiarne i dettagli e forse potrei proporne più di una a rotazione. Per esempio, potrei dedicare questo spazio a citazioni tratte dai libri che ho letto per commentarle insieme e giocare a indovinare da quale libro nella mia lista dei preferiti provenga. Oppure, potrei scegliere un tema diverso ogni settimana e proporvi tre libri da leggere sull'argomento. Ho pensato anche di trasformare le cinque frasi per i blogger in più o meno cinque domande per gli scrittori, ma potrebbe esaurirsi in fretta perché conosco pochi scrittori. Mi piacerebbe pure pubblicare guest-post di altri autori, quindi se avete articoli da propormi possiamo discuterne via mail (simopassacc@gmail.com).

Il martedì e il sabato continuerò a parlarvi di me, di quello che scrivo e che leggo, delle ispirazioni che trovo nel mondo che mi gira intorno. 
Insomma, non preoccupatevi perché i giovedì del blog non rimarranno vuoti: il prossimo ultima puntata di 5 frasi per ogni blogger e poi... sorpresa!

martedì 22 marzo 2016

No way down di Graham Bowley

Il terzo libro estratto dalla mia lista di lettura non mi ha entusiasmato come credevo. No way down di Graham Bowley, giornalista del New York Times, racconta una delle peggiori tragedie dell'alpinismo: la notte del 1 agosto 2008 ventiquattro scalatori di quindici diverse spedizioni internazionali partirono contemporaneamente all'attacco della vetta del K2 e solo tredici di loro fecero ritorno.

Negli Stati Uniti questo libro ha avuto un enorme successo ed è stato presentato come una cronaca elettrizzante quanto un romanzo d'avventura. A me, invece, non è piaciuto così tanto. Per quanto i fatti narrati siano drammatici, la forza della storia è smorzata dallo stile distaccato di chi la racconta. È la ricerca di un giornalista e non aveva la pretesa di essere altro, ma mi aspettavo di sentirmi maggiormente coinvolta.

sabato 19 marzo 2016

Una mostra per sognare

Si è da poco conclusa nella mia città la trentatreesima edizione della mostra "Le immagini della fantasia".
Ogni anno, tra febbraio e marzo, Monza ospita questa bellissima manifestazione dedicata alla letteratura per bambini e ragazzi e, tra le tante iniziative legate all'evento, c'è questa mostra che non perdo mai occasione di visitare. 

Le tavole originali realizzate da autori di diverse nazionalità sono esposte lungo le pareti della sala dell'Arengario insieme ai libri per i quali sono state disegnate. Diversi stili, diverse tecniche e diversi soggetti sfilano davanti ai visitatori in una galleria di fiabe, racconti e romanzi. Torno un po' bambina contemplando acquerelli, matite colorate e collage che per me erano giochi, ma qui sono nelle mani di grandi artisti. Negli anni ho osservato una quantità di Cenerentola e Pinocchio, di draghi, topi e lupi, ma anche Moby Dick e l'Odissea, fiabe orientali, leggende nordiche, come pure storie di guerra e attualità raccontate ai più giovani con testi a grandi lettere circondati da stupende illustrazioni. 

Tengo a dire che l'ingresso alla mostra è gratuito e anche per questo attira sempre un grande pubblico composto non solo da famiglie e bambini, ma anche da appassionati come me e i miei amici. La prima volta che ci sono stata, sono rimasta sorpresa dalla qualità delle opere esposte perché non mi ero mai fermata a riflettere sul fatto che ciò che vediamo stampato in serie nasce da una singola tavola che guardata da vicino è fatta di pennellate, tratti di matita, inchiostro, carta e tela, anche se ultimamente si ricorre sempre più spesso al digitale. La stampa sulle pagine di un libro spesso non rende giustizia alle opere originali, per questo è interessante osservarle dal vivo e non occorre essere ragazzini per apprezzarne la poesia.

Spesso, attratta dalle illustrazioni più belle, esco dalla mostra acquistando il libro che le contiene e questa volta è toccato a Selvaggia con testo e illustrazioni di Emily Hughes. Oltre ai bozzetti a matita, i colori e le simpatiche fattezze dei personaggi, mi ha convinta anche la storia che in poche pagine trasporta un messaggio bellissimo che non poteva essere più adatto a me. 



ATTENZIONE - SPOILER


giovedì 17 marzo 2016

5 frasi per ogni blogger #20



Siamo alla ventesima puntata della rubrica e si festeggia con Luce del blog La libreria di Luce. Non si presenta con una pagina "chi sono", ma si fa conoscere attraverso le sue recensioni e oggi si lascia scoprire con le sue 5 frasi.

Image and video hosting by TinyPic
vai al blog


Ecco le sue frasi per voi.

martedì 15 marzo 2016

Quarte tempestose

In un vecchio post raccontavo di aver sottoposto una futura quarta di copertina al giudizio dei lettori del blog di Michele Scarparo. Grazie a quell'esercizio ho imparato che spesso, nell'errata convinzione che dire troppo smorzi il gusto di scoprire la trama, si finisce per non dire abbastanza, lasciando il lettore nel dubbio di che diavolo parla questo libro? Fare i misteriosi sulla quarta non la rende attraente, ma scoraggiante.

La difficoltà sta dunque nel realizzare una quarta di copertina che risponda in modo esaustivo alla domanda del lettore senza diventare un riassunto del libro. Pescando dalla mia libreria trovo quarte di copertina di ogni tipo, da spiegazioni dettagliate a una singola citazione tratta dal testo. Dipende dallo stile dell'editore, a volte dalla grafica della copertina, ma in ogni caso sapevo cosa stavo per leggere e in nessun caso mi è stato tolto il piacere della scoperta del contenuto. Non ho compreso l'importanza della quarta finché non ho dovuto scriverne una e adesso, ogni volta che prendo in mano un libro o scelgo un ebook, ci presto maggiore attenzione. 

In questi giorni, sto leggendo due libri della mia lista: No way down di Graham Bowley, a casa la sera, e Tempesta di Roger Vercel, nella pausa pranzo al lavoro. Il secondo ha una quarta di copertina molto particolare nella sua semplicità.


Si tratta di una sola lunga frase e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Del libro, che mi sta piacendo molto, vi parlerò a lettura ultimata, per ora fermiamoci alla copertina. 




sabato 12 marzo 2016

Il discorso impossibile

«Buonasera, Signore e Signori.»
Obsoleto e incompleto, ma almeno hai messo le signore prima dei signori.

«Buonasera, razza umana.»
Te la tiri.

«Buonasera.»
Tutto qui?

«Buonasera, Signore e Signori, Transessuali, Ingegneri, Dottoresse, Vegani, Avvocat...» (seguono 148 termini, poi ripetuti in ordine inverso e rimescolati per non scontentare nessuno)
Che palle! Vai al sodo!

«Saltiamo i saluti e andiamo al sodo.»
Maleducata!

Per comprendere questo post vi invito a leggere l'interessante articolo di Salvatore Anfuso "Il sessismo della lingua italiana" e gli altrettanto interessanti commenti dei lettori.

A mio modesto parere, il politicamente corretto porta spesso a inutili esagerazioni. Ho sempre usato l'espressione fratelli e sorelle senza preoccuparmi di mancare di rispetto alle sorelle e lo dico da sorella. Inoltre, per quanto accreditati dall'Accademia della Crusca, evito sia architetta che petaloso
Le lingue vive sono in continua evoluzione, perdono alcuni vocaboli ed espressioni acquisendone di nuovi, ma per me il vero problema è che tanta gente insiste con se io sarei e, se mai un giorno diventasse regola per consuetudine, mi convertirei al Bahasa Indonesia.



giovedì 10 marzo 2016

5 frasi per ogni blogger #19

La rubrica del giovedì sui blogger libreschi ospita oggi un trio di ragazze: Eva, Rory e Vale di Il colore dei libri
Eva abita in campagna con cani, tartarughe e roditori "tra nebbia e granoturco. Da sempre ho avuto un amore viscerale per i libri e ne possiedo a centinaia, tanto che ora a casa siamo buoni "consumatori" di mensole!"; per Rory, che vie in Belgio con marito e figlioletto, i libri "sono i miei amici più cari, mi tengono compagnia e mi permettono di viaggiare lontano"; Vale scrive dalla pianura Padana dove vive con la sua bella famiglia, un fidanzato, un cane e tanti libri "ho sempre cercato di condividere questa mia passione con chi mi stava attorno, ottenendo, ahimè, scarsi risultati; poi un giorno sono arrivate Rory ed Eva, mi hanno accolto calorosamente"

vai al blog


Le tre blogger hanno risposto separatamente regalandoci ben 15 frasi. Scopritele...

martedì 8 marzo 2016

Letteratura di viaggio

Recentemente ho scritto due post sull'influenza che il viaggiare ha sulla mia scrittura, su ciò che continuo a imparare osservando l'uomo e la natura, trasferendolo in personaggi e ambientazioni. Ho spiegato che il mio bagaglio di esperienze, incontri e visioni arricchisce ogni trama che invento, ma finora ho scritto un solo libro autobiografico sui miei viaggi in Indonesia, anche se ne ho in cantiere uno sulle mie avventure in Africa. Pur nascendo dalla stessa mente e condividendo per forza il sostrato culturale e personale, Di passaggio in Indonesia appartiene a un genere completamente diverso dagli altri miei scritti: è letteratura di viaggio.
È un genere che mi interessa molto da lettrice e ho esplorato poco da scrittrice. Così, mi sono fatta qualche domanda.

sabato 5 marzo 2016

Le 40 regole di Umberto Eco

Due settimane fa è scomparso Umberto Eco, filosofo e scrittore, un uomo che sarà ricordato soprattutto per la sua capacità di ragionare, un intellettuale, insomma, un tizio che pensava parecchio. Tra le altre cose, ha pensato a elencare quaranta regole per scrivere bene in italiano, esponendole in modo che ogni regola contenga l'errore da evitare. 
Le riporto qui sotto, in caso uno scrittore di passaggio fosse interessato a imparare qualcosa.

giovedì 3 marzo 2016

5 frasi per ogni blogger #18

Un nuovo blogger si presenta oggi attraverso le ormai note 5 frasi. Si tratta di Mari di Mari and the books che si definisce una viaggiatrice "ma un po' particolare. Per vivere le mie avventure io non uso treni, automobili o aerei. Non uso nemmeno una macchina del tempo. Per viaggiare mi basta un libro, un posto dove sedermi (non importa dove) e un pizzico di fantasia."
vai al blog


Scoprite le sue cinque frasi.

martedì 1 marzo 2016

Idea bizzarra per scrittori volontari

La serie Legione nei miei piani è costituita da cinque volumi che, seppur raccontando avventure auto-conclusive, poggiano su un progetto di trama unica che narra l'intera storia dell'organizzazione segreta, dai misteriosi albori in epoche antiche a un finale ambientato nel futuro. Mentre in ogni libro le storie dei protagonisti rappresentano il presente per il lettore, quella della Legione Segreta viaggia sul binario dei flashback e costituisce una sotto-trama a sé che si sviluppa durante l'intera la serie.

Attraverso gli occhi di River, nel primo libro, il lettore comincia a esplorare un mondo affascinante, pieno di stimoli, avventure, misteri da risolvere, diventa membro dell'organizzazione con orgoglio, sentendosi parte di un'élite. Nel secondo libro, però, arriva Gabriel che ne ha una visione completamente diversa e fornisce uno sguardo esterno, quasi distaccato, instillando nel lettore il sospetto che essere un legionario non sia poi così appagante. Con il libro su Susanna, prosegue la demolizione della facciata luccicante della Legione Segreta perché compaiono, per dirla con tre frasi fatte, mele marce, falle nel sistema e scheletri nell'armadio. Si scopre che i legionari non sono tutti buoni, coraggiosi, votati all'amore per la scienza e la natura: sono anche persone che falliscono e tradiscono, possono essere egoisti e sleali e con il potere della conoscenza e della tecnologia possono causare danni enormi. D'altra parte, sopravvivono gli eroi, quelli che credono nella propria missione, che combattono per il bene comune e non perdono mai la speranza di trovare una soluzione. Insomma, la Legione Segreta è il nostro mondo in piccolo, con gli stessi pregi e difetti perché costituita da esseri umani, speciali, ma comunque umani.