martedì 29 marzo 2016

Tempesta di Roger Vercel

È probabile che in una vita precedente io sia stata un lupo di mare, a giudicare da quanto mi appassionino le storie di navigazione e con quanta facilità mi identifichi nei membri di un equipaggio che affronta una delle più spaventose forze della natura. Aggiungiamo la mia attrazione per le catastrofi e le situazioni di pericolo in genere, aggiungiamo una quarta di copertina che mi prometteva tutto questo e oltre, aggiungiamo che Roger Vercel scrive in maniera sublime ed ecco che Tempesta entra subito nell'elenco dei miei libri preferiti.

Roger Vercel (1894-1957) è il nome d'arte di un professore di lettere francese che combatté nella Grande Guerra e scrisse numerosi romanzi, racconti e testi per il teatro. Remorques è il titolo originale del libro uscito nel 1935 e tradotto in italiano per la prima volta solo nel 2013, quando l'ho acquistato. Malgrado abbia scoperto che ne è stato tratto un film con Jean Gabin, sceneggiato con la collaborazione di Jacques Prévert, l'autore mi era sconosciuto finché in libreria ho trovato Tempesta nella sezione "nautica", dove sbircio ogni tanto in cerca di storie di naufragi. Dovrei discutere con il libraio sul suo metodo di disporre i volumi perché né questo libro né quelli sui naufragi andrebbero accostati ai manuali di vela. Tempesta è un romanzo che dovrebbe stare tra i classici e non di fianco a Il grande libro illustrato dei nodi marinari.

Al di là della trama che riesce a essere semplice e avvincente allo stesso tempo, questo libro è scritto con una maestria invidiabile e ogni pagina mi ha fatto dondolare tra "Rinuncio, non scriverò mai così!" e "(Imprecazione d'incoraggiamento), voglio arrivare a scrivere così!" come se mi trovassi sul rimorchiatore del capitano Renaud in balia delle onde.

Ho un'abitudine, quando leggo, che farà storcere il naso ai collezionisti puri: sottolineo a matita i miei passaggi preferiti per tornare a rileggerli quando ne ho voglia o bisogno. Nel caso di Tempesta e pochi altri, ho cerchiato direttamente il numero di pagina e per parecchie pagine perché in ogni paragrafo trovavo meraviglie. Vercel ha scelto parole semplici utilizzandole con grande attenzione, ha composto frasi capaci di evocare immagini e sensazioni così precise che nemmeno il lettore più distratto potrebbe sfuggire alla loro presa e ci è riuscito senza ricorrere a termini sofisticati, ma lavorando sugli accostamenti, sulla costruzione dei periodi, sui suoni, sui movimenti, sui richiami. Non si ripete mai e mantiene un ritmo vivace anche se passano intere pagine tra un'azione e la successiva, tra un dialogo e l'altro, tra una domanda e una risposta. 


"Per tutto il tempo in cui il cargo era sceso verso lo scoglio, erano rimasti ammassati contro il parapetto, e per l'occasione erano andati a ripescare, dalla notte dei tempi, le vecchie facce dei loro nonni, quei grugni da predoni di relitti che sorvegliano l'impatto contro i frangenti, l'aprirsi del frutto maturo, e lo aspettano per mettersi a urlare..."

Questa è una storia rozza, pratica, senza addobbi e decorazioni, ma raccontata con una classe capace di toccare il cuore del lettore passando dai calli sulle mani di un marinaio che maneggia da anni il cordame di bordo. L'autore ha saputo dosare durezza e tenerezza nei momenti giusti, come il protagonista, il capitano Renaud. Ogni personaggio è delineato alla perfezione, tanto che nel giro di poche righe avevo l'impressione di conoscerlo, ne riconoscevo i gesti, sapevo cosa stesse pensando e perché agisse in un certo modo. Mi sono imbarcata sul rimorchiatore Cyclone e non ne volevo più scendere, anche se una delle mie scene preferite si svolge a terra, quando Renaud discute con la moglie e ognuno coglie dalle parole dell'altro solo ciò che vuole capire in una lite così realistica che mi sentivo male per loro e con loro.

Tempesta unisce piacere di lettura e lezioni di scrittura, lo consiglio a tutti senza riserve.


3 commenti:

  1. Grazie del suggerimento.
    Comprato al volo, ma col naso storto.
    Non è disponibile la versione ebook :(

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    1. A quanto pare è già tanto che si trovi in italiano figuriamoci in ebook! Poi fammi sapere cosa ne pensi.
      Comunque anch'io ho seguito un tuo consiglio e ho comprato il libro su Magellano, ma è in coda alla mia lista di lettura.

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    2. Certo, non mancherò. Oh Magellano, ecco ci scambiamo i suggerimenti. ;)
      Io ho pure due Patrick O'Brian che prima o poi leggerò. Mi sono interessato all'autore dopo aver visto Master e Commander con Russell Crowe.

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