martedì 1 marzo 2016

Idea bizzarra per scrittori volontari

La serie Legione nei miei piani è costituita da cinque volumi che, seppur raccontando avventure auto-conclusive, poggiano su un progetto di trama unica che narra l'intera storia dell'organizzazione segreta, dai misteriosi albori in epoche antiche a un finale ambientato nel futuro. Mentre in ogni libro le storie dei protagonisti rappresentano il presente per il lettore, quella della Legione Segreta viaggia sul binario dei flashback e costituisce una sotto-trama a sé che si sviluppa durante l'intera la serie.

Attraverso gli occhi di River, nel primo libro, il lettore comincia a esplorare un mondo affascinante, pieno di stimoli, avventure, misteri da risolvere, diventa membro dell'organizzazione con orgoglio, sentendosi parte di un'élite. Nel secondo libro, però, arriva Gabriel che ne ha una visione completamente diversa e fornisce uno sguardo esterno, quasi distaccato, instillando nel lettore il sospetto che essere un legionario non sia poi così appagante. Con il libro su Susanna, prosegue la demolizione della facciata luccicante della Legione Segreta perché compaiono, per dirla con tre frasi fatte, mele marce, falle nel sistema e scheletri nell'armadio. Si scopre che i legionari non sono tutti buoni, coraggiosi, votati all'amore per la scienza e la natura: sono anche persone che falliscono e tradiscono, possono essere egoisti e sleali e con il potere della conoscenza e della tecnologia possono causare danni enormi. D'altra parte, sopravvivono gli eroi, quelli che credono nella propria missione, che combattono per il bene comune e non perdono mai la speranza di trovare una soluzione. Insomma, la Legione Segreta è il nostro mondo in piccolo, con gli stessi pregi e difetti perché costituita da esseri umani, speciali, ma comunque umani.


Non ho intenzione di spoilerare a proposito degli ultimi due libri (ai quali sto lavorando quasi in contemporanea perché più strettamente legati rispetto ai precedenti) vi dico solo che ci sarà un finale netto che chiuderà tutte le trame, senza lasciare sospesi per altri seguiti. 

Almeno, ragionando in linea retta.

Se, invece, penso alle possibili ramificazioni laterali che offre un progetto basato su un'organizzazione mondiale millenaria, mi vengono in mente decine di avventure con legionari impegnati in ogni genere di missioni su e giù per il mondo e per le epoche storiche. 
La serie ufficiale si concluderà definitivamente al quinto libro, ma tutti gli spunti e le ispirazioni che metto da parte durante la scrittura possono trasformarsi in racconti spin-off che in futuro vorrei raccogliere in un volume "bonus". Ci sono piccole questioni rimaste in sospeso, accennate nei vari libri, che non costituiscono materiale sufficiente a trarne un romanzo, ma si prestano benissimo a diventare racconti. Per esempio, nel primo libro, River e Tim si trovano in missione sui monti Urali e non rivelo l'esito dell'indagine perché non è importante per la trama in quel momento, mentre potrebbe essere la trama di uno di questi racconti spin-off. Allo stesso modo, nel secondo libro, il barista della sede alpina accenna alla storia del campanile che segna le ore nel paesino senza nome ed ecco un'altro racconto che prende forma, magari ambientato nel Medioevo. È facile partire da questi nodi e seguirne le possibili ramificazioni arricchendo la serie di Legione con questo mini progetto collaterale.

L'idea mi intriga molto e ho pensato anche a diversi modi di realizzarla. Tra questi, c'è la possibilità di affidare i racconti ad altri scrittori che firmerebbero una storia ciascuno e pubblicarli in un unico ebook gratuito. Ovviamente, questi autori dovrebbero prima leggere la serie per entrare nell'ottica della Legione Segreta e per non rischiare di contraddire le trame esistenti, poi, saranno liberi di dare la loro interpretazione, con il loro stile e anche deviando verso il loro genere. L'organizzazione si occupa di ogni genere di misteri, quindi un racconto potrebbe benissimo essere un giallo o un horror, oppure concentrarsi sull'ambientazione storica nel caso del campanile, o ancora diventare fantascienza se sui monti Urali si trovasse una base aliena. Ce n'è (quasi) per tutti i gusti.

Non sarà facile trovare questi ipotetici collaboratori, disposti a leggere i miei libri e poi trarne racconti da distribuire gratuitamente. Vi farò sapere se qualcuno si proporrà per farlo. 
Male che vada, potrò sempre scriverli io, no?

2 commenti:

  1. Suvvia, lo sai bene che una interessata al progetto l'hai già trovata ;)

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