venerdì 30 ottobre 2015

Da leggere sul web come fossero libri

Leggo libri, ebook, fumetti, National Geographic, Topolino, "Strano ma vero" sulla Settimana Enigmistica, etichette di detersivi in bagno. E qualche blog.
Vi ho già parlato dei blog che seguo perché parlano di libri e scrittura, ma oggi vi presento due blog che leggo per puro piacere, come fossero un libro, un ebook ecc.

Il primo si chiama Librinviaggio e, sì, parla di libri, quelli che Fabio, autore del blog, legge prevalentemente in treno, ma è anche altro. 

Qualche volta leggo le sue recensioni, soprattutto, però, seguo il suo Diario di un lettore pendolare, la serie di post che raccontano aneddoti della sua vita in balia delle ferrovie italiane. Da ex pendolare (ringrazio il cielo di non dover più prendere il treno ogni giorno) mi ritrovo nelle sue (dis)avventure, a volte divertenti e altre irritanti, e nelle sue riflessioni su un mondo che passa dietro finestrini sporchi e tra sedili altrettanto sporchi. 
L'aspetto migliore dei suoi racconti è il modo in cui li scrive, l'abilità con cui in poche righe è capace di evocare scene, dialoghi e pensieri. Stile, fantasia e ironia non gli mancano e sapete perché? Perché legge tantissimo, legge di tutto e non è un caso che questa dedizione lo porti a scrivere meglio di tanti sedicenti scrittori. Potrebbe tranquillamente raccogliere i suoi post in un libro e io lo comprerei perché Fabio scrive bene e, ripeto, non è un caso, visto quanto legge. E come legge. 
Legge con la passione di chi ha voglia di vivere nelle trame dei libri e con lo spirito critico di chi dà valore alle parole.

Librinviaggio è interessante, divertente, intelligente e vi consiglio di aggiungerlo alle vostre letture.


Il secondo è TripLuca. Sapete che tra le mie personalità multiple c'è quella di viaggiatrice e che le avventure vissute in terre lontane hanno arricchito il mio modo di pensare e, di conseguenza, il mio modo di scrivere. 

Ho scoperto il suo blog sei anni fa, mentre progettavo il mio viaggio di quattro mesi dalla Thailandia all'Australia, passando per Cambogia e Indonesia. Sono stati i suoi consigli su Bali a farmi piantare la prima bandierina della mia carriera di esploratrice.

Luca vive viaggiando e lo racconta nel suo blog con lo spirito di chi non si limita a visitare un luogo, ma si ferma a rifletterci, crescendo. Scrive e scrive bene perché si interroga, si sorprende, si confronta. Ogni partenza, ogni ritorno, ogni incontro, ogni sapore e ogni colore è raccontato con la voce di chi sta scoprendo un pianeta intero, senza dimenticare se stesso. 
Luca è spiritoso, brillante, intraprendente e generoso nel condividere le sue esperienze che si leggono come i capitoli del grande libro della sua vita, capitoli nei quali è facile immedesimarsi perché questo ragazzo non è un eroe senza macchia e senza paura, ma una persona normale che ha avuto il coraggio di prendere una decisione eccezionale.
"Prima di iniziare questa vita vagabonda avevo 27 anni, vivevo in un paese della provincia di Venezia, lavoravo come dipendente e la ragazza che amavo da una vita si era appena sposata. Mi sentivo in gabbia. Avevo un amico che come me voleva scappare dalla routine e un giorno, seduti al tavolo della cucina di casa mia, guardammo la piantina del mondo appesa al muro e puntammo il dito a caso."
Non ha più smesso di viaggiare.



Per scrivere non bastano talento e passione, bisogna crescere e si cresce leggendo tanto, osservando e ascoltando tanto, imparando da ciò che si legge, osserva e ascolta con senso critico e filtrando tutto con la propria personalità. 

giovedì 29 ottobre 2015

5 frasi per ogni blogger #1

Ecco le prime risposte alla presentazione dei blog letterari lanciata qui.

A rispondere è Ornella Calcagnile di Peccati di Penna.
Scrittrice, blogger e copywriter dice di sé: "Sono appassionata di urban fantasy e paranormal romance, ma ho anche scoperto la leggerezza e il piacere dei rosa e dei chick-lit, e il mondo accattivante degli horror e dei thriller."

vai al blog

Mi piace gestire un blog letterario perché... posso condividere ciò che mi appassiona e dare visibilità ai miei colleghi, conoscere persone con i miei stessi interessi.

Mi metto le mani nei capelli quando...  mancano educazione e umiltà.

Oltre ai libri mi piace...  guardare le serie TV! Adoro i telefilm.

Agli scrittori consiglio... di non mollare, di non smettere mai di imparare e restare sempre umili perché se diventano "qualcuno" è merito dei lettori.

Ai lettori del mio blog vorrei dire/chiedere/augurare... grazie per avermi fatto crescere, ovviamente vi auguro buone letture e buona scrittura, e quando passate è sempre gradito un commento.

Grazie, Nel!

Giovedì prossimo, un'altra puntata.

Dentro il cassonetto

 Post da leggere solo dopo aver letto Cassonetto 14.


martedì 27 ottobre 2015

Cassonetto 14

Colta da un'improvvisa ispirazione, in questi giorni ho scritto un raccontino di dieci pagine e ho deciso di pubblicarlo sul blog in formato pdf così potete scaricarlo gratis e farmi sapere cosa ne pensate.

Non sono esperta di racconti perché quello che scrivo straripa sempre in un romanzo, ma voglio tentare questo esperimento e magari ripeterlo in futuro. Attenzione al magari perché se diventasse un impegno fisso mi verrebbe l'ansia da scadenza e non produrrei più nulla.

Come i più scaltri avranno intuito, il titolo è Cassonetto 14, il genere direi americanata da serie tv che non è proprio il mio, ma è quello che mi andava di scrivere la settimana scorsa. L'immagine di copertina è la foto mossa che ho scattato a Melbourne riciclata anche per Legione 4, niente di che.

Buona lettura.

cliccate sull'immagine per leggere o scaricare il pdf

lunedì 26 ottobre 2015

L'amica dei libri parla di River

Essere un eroe non è sempre bello. 
Questo è uno dei messaggi che lancia River, il primo libro della saga di Legione. Oggi, a cogliere questo messaggio è stata Antonietta Mirra con la recensione apparsa sul suo blog L'amica dei libri (leggi). Un lungo articolo che analizza il modo in cui ho intrecciato le vicende di legionari nel passato e nel presente, soffermandosi sul lato emozionale della narrazione.
La Legione Segreta è un'organizzazione enorme con una storia secolare e membri che si presentano come persone fuori dall'ordinario. Eppure, come racconto in River, farne parte può essere tutt'altro che un privilegio. Fare l'eroe è un mestiere logorante e ha pesanti conseguenze sulla vita quotidiana se hai una moglie e una figlia come il protagonista, ma anche se vivi questa condizione in solitudine, come accade a Tim, il suo migliore amico. Uno dei messaggi nascosti sotto una trama avventurosa è proprio questo: non esiste l'eroe senza macchia e senza paura, ma esistono persone che si sforzano di esserlo e a volte falliscono. 
Un protagonista umano e imperfetto insieme a un intreccio sospeso tra fatti storici reali e invenzioni fantasiose sono gli ingredienti di una formula originale che ha sorpreso anche una lettrice forte come Antonietta. Non vi nascondo la mia soddisfazione nel vedermi assegnare il massimo dei voti nella sua scala di valutazione perché sono davvero felice di veder premiato il mio impegno nel costruire un romanzo avvincente. Spero che il suo entusiasmo contagi altri lettori in cerca di novità perché una volta entrati nella Legione Segreta, con tutti i suoi difetti, è difficile uscirne. 



L'amica dei libri
clicca per visitare il blog

venerdì 23 ottobre 2015

Dietro le quinte dei lit-blog

CINQUE FRASI PER OGNI BLOGGER

Nella promozione dei miei libri sul web, mi sono rivolta ai blogger che si occupano di letteratura. Spesso, purtroppo, i loro blog sono considerati semplici spazi pubblicitari, dimenticando che dietro questi siti ci sono persone, lettori, appassionati di libri che regalano spazio e tempo agli scrittori, anche sconosciuti, per il semplice piacere di condividere le loro letture. Per l'impegno che mettono nelle loro pagine meritano una considerazione migliore. 
Ho pensato, nel mio piccolo, di ricambiare le loro attenzioni nei miei riguardi con una rubrica su Scritti a Penna che faccia conoscere un po' meglio le persone dietro le pagine web e il loro mondo.

Lancio cinque frasi da terminare e pubblicherò le risposte dei blogger ogni giovedì. 

Mi piace gestire un blog letterario perché...

Mi metto le mani nei capelli quando...

Oltre ai libri mi piace...

Agli scrittori consiglio...

Ai lettori del mio blog vorrei dire/chiedere/augurare...

Inviatemi le vostre cinque risposte, il link al vostro blog e, se volete, un'immagine o un banner da inserire nel post a simopassacc@gmail.com 




mercoledì 21 ottobre 2015

Dentro fino al collo

Giugno 2015, in treno con Legione
Così mi sento, quando scrivo.
All'inizio sono visioni e scintille. Poi, quando la storia prende forma, le scintille innescano un incendio. Le parole diventano frasi, le frasi diventano capitoli e i capitoli diventano un libro. 

Durante questo processo vengo sommersa da ondate di creatività ed è un tale piacere che continuo a cercarlo. Ogni impegno quotidiano che toglie tempo alla scrittura mi infastidisce. Non ho voglia di fare la spesa, devo puntare la sveglia per ricordarmi di mangiare, cerco di sviare e rimandare gli inviti a uscire di casa. La mia porta è chiusa, esco da un'altra parte. Visito un mondo che io creo, distruggo e trasformo a colpi di idee.

Quando spengo il pc e saluto i miei personaggi, non vedo l'ora di ritrovarli il giorno dopo e continuo a pensarci, mentre faccio altro. Ripasso le scene e i dialoghi, rivedo gli intrecci e tengo sempre teso il filo dei pensieri. Vedo persone che nei momenti vuoti, d'attesa o di solitudine, estraggono il cellulare per ammazzare il tempo. Io prendo penna e blocchetto e mi faccio un altro giro sulla giostra.

Alla fine, quando il romanzo è completo, revisionato e pronto per gli occhi dei lettori, sono emozionata come se avessi impacchettato un regalo di compleanno per qualcuno che amo. Molti scrittori lo considerano un momento triste, il distacco da una parte della loro vita. Sì, è la fine di un'avventura vissuta intensamente e con passione, ma ce n'è un'altra, rimasta in disparte ad aspettare la mia attenzione, ed è già tempo di ripartire.

Succede così, con tutti i libri che scrivo. Ogni volta è come innamorarsi di nuovo, di trame diverse, argomenti inediti, personaggi sconosciuti, eppure sempre con lo stesso trasporto.

Adoro esserci dentro fino al collo.

venerdì 16 ottobre 2015

Errori da esordienti in cerca di fama

Dagli errori bisogna imparare, altrimenti non si va avanti nella vita. 
Nella ricerca di visibilità e successo sul web, ho notato che molti autori si dedicano a pratiche sbagliate e voglio analizzarle una per una, sperando di chiarire che alla fine certi comportamenti non pagano e vi rovinano la reputazione.
Tanti autori si lamentano di non trovare spazio e di non ricevere l'attenzione che pensano di meritare. Prima di piagnucolare perché siete geni incompresi, però, esaminate il vostro modo di porvi e, se state facendo uno o più degli errori che sto per elencare, forse avrete trovato la risposta al vostro mancato riconoscimento.

CONTATTARE I BLOGGER SBAGLIATI E NEL MODO SBAGLIATO

Siete in cerca di una recensione, segnalazione o intervista per farvi conoscere, così cercate su Google i blog letterari e scrivete a tutti inviando una mail copia/incolla. Sbagliato.
Dietro ogni blog c'è una persona e ogni blog è diverso. È difficile trovare blogger che non snobbino gli esordienti e gli autori auto-pubblicati, solo per la loro apertura vanno rispettati e trattati con riguardo perché non si pentano di avere un sito da gestire. 
Tanto per cominciare dovreste leggere i suoi post, capire se tratta il vostro genere di libri, come giudica lavori simili al vostro, che tipo di persona scrive su quel blog. Non ho proposto il mio libro sui viaggi alle stesse persone che ho contattato per un libro fantasy.
Seguire il blog e commentarlo serve a farvi conoscere dal blogger e sarà più ben disposto verso qualcuno che mostra interesse per il suo lavoro, anziché uno sconosciuto di passaggio. 
Leggete con attenzione la pagina dei contatti, seguite le linee guida, fornite tutte le informazioni richieste (rende il lavoro più facile e veloce), sappiate che c'è la fila. È inutile mandare un romanzo giallo a chi dice di odiare i gialli, è inutile inviare il vostro libro a un blogger che segnala “le recensioni sono sospese per mancanza di tempo”, è inutile riscrivere ogni giorno chiedendo a che punto è la recensione perché se il blogger deve perdere tempo a rispondervi non può fare il suo lavoro. 
Quando decidete di contattare il blog prescelto ricordatevi la buona educazione, ma questo dovrebbe valere sempre nella vita. Questa persona vi dedica il suo tempo e lo spazio sul suo sito, mi pare il minimo salutare all'apertura della mail, chiamarla per nome, presentarvi brevemente, ringraziare. Ricordatevi che il blogger non è obbligato a darvi retta né a farvi favori. La vostra deve essere una gentile richiesta e mai una pretesa.

SPAM

Lo spam è da evitare. Postare la copertina del vostro libro in continuazione su tutti i social non solo è inutile, ma vi assicuro che, da lettrice, è terribilmente fastidioso e vi rende antipatici
Non comprerò mai il libro di un tizio invadente che bussa alla mia porta ogni giorno per vendermelo e sono in tanti a pensarla come me. Quanto è irritante uno spot pubblicitario ripetuto ogni mezz'ora alla tv? Ecco, è la stessa cosa. Sulla vostra pagina Facebook o sul vostro blog fate come vi pare, ma nei gruppi, sulle pagine altrui e sui siti altrui è spam e non piace a nessuno.

POLEMICA

Se non siete pronti al giudizio altrui, non pubblicate, tenete il vostro capolavoro al sicuro in un cassetto. Nel momento in cui decidete di renderlo pubblico, dovete accettare l'opinione dei lettori.
Gli esordienti, siccome ogni scarrafone è bello a mamma sua, reagiscono male alle critiche e spesso trascendono in commenti polemici e insulti gratuiti. Rispondere a una recensione negativa con gli insulti è da bambini permalosi e senza argomenti. Il vostro libro non può piacere a tutti e se la recensione mette in evidenza i vostri punti deboli è l'occasione buona per prenderne atto e rimediare in futuro. Certo, se vi mancano le basi della grammatica dovreste tornare alle elementari, ma facciamo finta che sappiate usare i congiuntivi.
Ricordate che non è una critica a voi come persona, ma come scrittore. Se vi fanno notare errori o mancanze significa che ci sono punti da migliorare in futuro, ma reagire dicendo che il recensore non capisce niente perché il libro è piaciuto tanto a vostro cugino non serve a nulla, oltre che farvi fare la figura dell'imbecille aggravando la situazione. Riconoscere i propri limiti e cercare di superarli è, invece, un atteggiamento da persone mature e da scrittori in evoluzione.
Egidia Lentini ha letto il primo libro di Legione per Recensionilibri.org e mi ha scritto una mail avvisandomi che il suo articolo non sarebbe stato del tutto positivo. Non poteva farmi leggere la recensione in anteprima, ma mi chiedeva se accettavo lo stesso la pubblicazione sul sito. Ho risposto di sì, che volevo farla pubblicare in ogni caso, perché mi interessava l'opinione di un lettore esperto come lei. Trovate qui il suo articolo e ho tenuto in considerazione le sue critiche per una nuova edizione del libro.

PRESUNZIONE

Credete di essere arrivati perché avete pubblicato? Vi sentite scrittori fatti e finiti? Non lo siete, nessuno lo è. 
Perfino i vostri idoli letterari continuano a leggere, studiare, imparare, informarsi, crescere. Se siete lettori attenti, noterete l'evoluzione nella scrittura anche degli autori più famosi. Pubblicare il vostro tema sulle vacanze non fa di voi degli scrittori anche se vi atteggiate ai nuovi Umberto Eco.
La fantasia dovrebbe essere la vostra arma migliore e si alimenta guardandosi intorno, altrimenti non riuscirete a evitare i soliti vecchi cliché. Nessuno ha voglia di leggere sempre le stesse frasi scontate e abusate: l'attesa snervante, il sorriso smagliante, gli occhi di ghiaccio. Perché qualcuno dovrebbe comprare il vostro libro se ci trova le stesse identiche cose già lette altrove? 
Dovete distinguervi, trovare uno stile personale, allargare il vostro vocabolario. E come si fa? Leggendo, leggendo tantissimo, generi diversi e autori diversi dai quali imparare i trucchi del mestiere: come costruire un personaggio credibile, come scrivere dialoghi e descrizioni, come sviluppare una trama avvincente. Questo non significa copiare, ma acquisire tecniche da utilizzare nei vostri lavori, personalizzando ogni aspetto secondo il vostro stile. Non è facile, richiede impegno, ma fare lo scrittore è un mestiere e un'arte che costa fatica.

SCAMBI CON SCONOSCIUTI

Alla mia pagina Facebook arrivano messaggi come questo: “Ho messo mi piace alla tua pagina ricambi?”
La mia risposta: “No, perché non ti conosco.”
Non serve a nulla ottenere i mi piace di persone che non leggono i vostri libri, non commentano, non seguono i vostri post. Questo tipo di scambio è inutile ed è anche pericoloso. Associare il vostro nome e il vostro lavoro a qualcuno che non conoscete, che potrebbe essere un imbecille, è controproducente. Non sapete se nel tempo libero annego i coniglietti per divertimento, ma volete il mio mi piace. Ha senso?

Le pagine che seguo sono di persone, personaggi, libri, associazioni, eventi che davvero mi interessano.

Bene, spero che questo articolo vi sia utile per evitare di inciampare in pratiche che possono costarvi il rispetto e l'interesse dei lettori.


mercoledì 14 ottobre 2015

Evviva!


Legione Susanna è finalmente disponibile in edizione cartacea ed ebook a questi link:

Acquista libro (434 pagine)



L'avete atteso tanto perché, oltre a regalarvi una nuova avventura, contiene rivelazioni su alcuni personaggi che avete conosciuto nei primi due libri. Aspetto con ansia le vostre impressioni e commenti.
Buona lettura, legionari!

giovedì 8 ottobre 2015

Dedicato a...


Melbourne 2010
"Dedicato a Erin O'Connor perché il mondo è un luogo più triste senza esploratori coraggiosi come te. I miss you everyday"

Questa è la dedica che troverete all'inizio del terzo episodio di Legione.
Sulle prime pagine dei miei libri ho spesso omaggiato e ringraziato le persone che mi sostengono e mi ispirano ogni giorno. Questa volta, però, si tratta di un pensiero speciale e ci tengo a raccontarvi chi era Erin O'Connor. Era perché non c'è più, strappata al mondo da un pirata della strada due anni fa. 
Quando ho perso la mia splendida amica australiana ho scritto questo articolo sul mio blog di viaggi perché Erin era la viaggiatrice più intraprendente che avessi mai conosciuto. Tutta sola, con un bel sorriso e uno zaino, ha girato il mondo, toccando il cuore di chi, come me, ha avuto la fortuna di incrociare la sua strada. Dal nostro primo incontro in Marocco, nel 2007, ci siamo tenute in contatto, condividendo la passione per i luoghi più belli del nostro pianeta. Nel 2010 ha ospitato me e il TdC nel suo appartamento di Melbourne per una settimana, mentre giravamo l'Australia. Faceva la fisioterapista per diverse squadre di AFL, quello sport che solo gli australiani capiscono, e ci ha portati allo stadio per una divertentissima partita sotto la pioggia. Tutti i ricordi che ho di lei sono straordinari e preziosi, come i suoi consigli perché una ragazza che ha affrontato il mondo da sola, stringendo amicizie per la strada, dalla Patagonia all'Himalaya, aveva molto da insegnare a chiunque.
Ho aspettato il libro giusto per dedicarlo a lei ed è questo, Susanna, la storia di una grande avventura come quelle in cui si imbarcava la mia giovane amica.
Ogni volta che pianifico un nuovo viaggio vorrei poter scrivere a Erin per parlargliene, come facevamo sempre e, invece, per colpa di un bastardo che è fuggito lasciandola in fin di vita sul ciglio di una strada, non la sentirò più, non la rivedrò e sentirò per sempre la sua mancanza.