venerdì 16 ottobre 2015

Errori da esordienti in cerca di fama

Dagli errori bisogna imparare, altrimenti non si va avanti nella vita. 
Nella ricerca di visibilità e successo sul web, ho notato che molti autori si dedicano a pratiche sbagliate e voglio analizzarle una per una, sperando di chiarire che alla fine certi comportamenti non pagano e vi rovinano la reputazione.
Tanti autori si lamentano di non trovare spazio e di non ricevere l'attenzione che pensano di meritare. Prima di piagnucolare perché siete geni incompresi, però, esaminate il vostro modo di porvi e, se state facendo uno o più degli errori che sto per elencare, forse avrete trovato la risposta al vostro mancato riconoscimento.

CONTATTARE I BLOGGER SBAGLIATI E NEL MODO SBAGLIATO

Siete in cerca di una recensione, segnalazione o intervista per farvi conoscere, così cercate su Google i blog letterari e scrivete a tutti inviando una mail copia/incolla. Sbagliato.
Dietro ogni blog c'è una persona e ogni blog è diverso. È difficile trovare blogger che non snobbino gli esordienti e gli autori auto-pubblicati, solo per la loro apertura vanno rispettati e trattati con riguardo perché non si pentano di avere un sito da gestire. 
Tanto per cominciare dovreste leggere i suoi post, capire se tratta il vostro genere di libri, come giudica lavori simili al vostro, che tipo di persona scrive su quel blog. Non ho proposto il mio libro sui viaggi alle stesse persone che ho contattato per un libro fantasy.
Seguire il blog e commentarlo serve a farvi conoscere dal blogger e sarà più ben disposto verso qualcuno che mostra interesse per il suo lavoro, anziché uno sconosciuto di passaggio. 
Leggete con attenzione la pagina dei contatti, seguite le linee guida, fornite tutte le informazioni richieste (rende il lavoro più facile e veloce), sappiate che c'è la fila. È inutile mandare un romanzo giallo a chi dice di odiare i gialli, è inutile inviare il vostro libro a un blogger che segnala “le recensioni sono sospese per mancanza di tempo”, è inutile riscrivere ogni giorno chiedendo a che punto è la recensione perché se il blogger deve perdere tempo a rispondervi non può fare il suo lavoro. 
Quando decidete di contattare il blog prescelto ricordatevi la buona educazione, ma questo dovrebbe valere sempre nella vita. Questa persona vi dedica il suo tempo e lo spazio sul suo sito, mi pare il minimo salutare all'apertura della mail, chiamarla per nome, presentarvi brevemente, ringraziare. Ricordatevi che il blogger non è obbligato a darvi retta né a farvi favori. La vostra deve essere una gentile richiesta e mai una pretesa.

SPAM

Lo spam è da evitare. Postare la copertina del vostro libro in continuazione su tutti i social non solo è inutile, ma vi assicuro che, da lettrice, è terribilmente fastidioso e vi rende antipatici
Non comprerò mai il libro di un tizio invadente che bussa alla mia porta ogni giorno per vendermelo e sono in tanti a pensarla come me. Quanto è irritante uno spot pubblicitario ripetuto ogni mezz'ora alla tv? Ecco, è la stessa cosa. Sulla vostra pagina Facebook o sul vostro blog fate come vi pare, ma nei gruppi, sulle pagine altrui e sui siti altrui è spam e non piace a nessuno.

POLEMICA

Se non siete pronti al giudizio altrui, non pubblicate, tenete il vostro capolavoro al sicuro in un cassetto. Nel momento in cui decidete di renderlo pubblico, dovete accettare l'opinione dei lettori.
Gli esordienti, siccome ogni scarrafone è bello a mamma sua, reagiscono male alle critiche e spesso trascendono in commenti polemici e insulti gratuiti. Rispondere a una recensione negativa con gli insulti è da bambini permalosi e senza argomenti. Il vostro libro non può piacere a tutti e se la recensione mette in evidenza i vostri punti deboli è l'occasione buona per prenderne atto e rimediare in futuro. Certo, se vi mancano le basi della grammatica dovreste tornare alle elementari, ma facciamo finta che sappiate usare i congiuntivi.
Ricordate che non è una critica a voi come persona, ma come scrittore. Se vi fanno notare errori o mancanze significa che ci sono punti da migliorare in futuro, ma reagire dicendo che il recensore non capisce niente perché il libro è piaciuto tanto a vostro cugino non serve a nulla, oltre che farvi fare la figura dell'imbecille aggravando la situazione. Riconoscere i propri limiti e cercare di superarli è, invece, un atteggiamento da persone mature e da scrittori in evoluzione.
Egidia Lentini ha letto il primo libro di Legione per Recensionilibri.org e mi ha scritto una mail avvisandomi che il suo articolo non sarebbe stato del tutto positivo. Non poteva farmi leggere la recensione in anteprima, ma mi chiedeva se accettavo lo stesso la pubblicazione sul sito. Ho risposto di sì, che volevo farla pubblicare in ogni caso, perché mi interessava l'opinione di un lettore esperto come lei. Trovate qui il suo articolo e ho tenuto in considerazione le sue critiche per una nuova edizione del libro.

PRESUNZIONE

Credete di essere arrivati perché avete pubblicato? Vi sentite scrittori fatti e finiti? Non lo siete, nessuno lo è. 
Perfino i vostri idoli letterari continuano a leggere, studiare, imparare, informarsi, crescere. Se siete lettori attenti, noterete l'evoluzione nella scrittura anche degli autori più famosi. Pubblicare il vostro tema sulle vacanze non fa di voi degli scrittori anche se vi atteggiate ai nuovi Umberto Eco.
La fantasia dovrebbe essere la vostra arma migliore e si alimenta guardandosi intorno, altrimenti non riuscirete a evitare i soliti vecchi cliché. Nessuno ha voglia di leggere sempre le stesse frasi scontate e abusate: l'attesa snervante, il sorriso smagliante, gli occhi di ghiaccio. Perché qualcuno dovrebbe comprare il vostro libro se ci trova le stesse identiche cose già lette altrove? 
Dovete distinguervi, trovare uno stile personale, allargare il vostro vocabolario. E come si fa? Leggendo, leggendo tantissimo, generi diversi e autori diversi dai quali imparare i trucchi del mestiere: come costruire un personaggio credibile, come scrivere dialoghi e descrizioni, come sviluppare una trama avvincente. Questo non significa copiare, ma acquisire tecniche da utilizzare nei vostri lavori, personalizzando ogni aspetto secondo il vostro stile. Non è facile, richiede impegno, ma fare lo scrittore è un mestiere e un'arte che costa fatica.

SCAMBI CON SCONOSCIUTI

Alla mia pagina Facebook arrivano messaggi come questo: “Ho messo mi piace alla tua pagina ricambi?”
La mia risposta: “No, perché non ti conosco.”
Non serve a nulla ottenere i mi piace di persone che non leggono i vostri libri, non commentano, non seguono i vostri post. Questo tipo di scambio è inutile ed è anche pericoloso. Associare il vostro nome e il vostro lavoro a qualcuno che non conoscete, che potrebbe essere un imbecille, è controproducente. Non sapete se nel tempo libero annego i coniglietti per divertimento, ma volete il mio mi piace. Ha senso?

Le pagine che seguo sono di persone, personaggi, libri, associazioni, eventi che davvero mi interessano.

Bene, spero che questo articolo vi sia utile per evitare di inciampare in pratiche che possono costarvi il rispetto e l'interesse dei lettori.


2 commenti:

  1. Ciao, posso condividere sulla mia pagina autore su fb? Mi sembra molto carino e utile.
    Per inciso: non faccio nessuno degli errori che tu citi, però ne faccio altri, tipo non far mai sapere in giro che ho pubblicato dei libri, per esempio.
    Non è molto produttivo, vero? :(

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    Risposte
    1. Ciao, certo che puoi condividere il post, lo scrissi proprio per discuterne.
      Anch'io non sono brava nel promuovere i miei lavori, anzi, mi piacerebbe restare nell'ombra mentre si diffondono da sé :)

      P.s. Scusa il ritardo nella risposta, ma ultimamente passo poco dal blog.

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