giovedì 7 settembre 2017

Lorenzo va in Florida

Lorenzo ha prenotato un volo Alitalia per Miami con il giusto anticipo per risparmiare sul biglietto. Peccato che da Milano debba fare scalo a Roma e gli è stato detto che in genere non si fa in tempo a prelevare i bagagli dai voli in arrivo da Linate per caricarli sulla coincidenza per Miami.
«Rimanga nei pressi dell'aeroporto, il giorno dopo, la valigia, le arriva di sicuro.»
«Mi prende in giro?»
«Guardi, metà settembre è ancora estate, il personale è ridotto. Sa com'è.»
Il giorno dopo ha scoperto che c'era un volo American Airlines da Malpensa, tra l'altro più comodo da raggiungere da casa sua, diretto per Miami, ma la sua prenotazione non era rimborsabile.

Quando, durante una pausa caffè, ha annunciato che sarebbe andato in Florida a metà settembre, gli ho fatto notare che da quelle parti è stagione di uragani. E qui mi sono spesa in spiegazioni sulle catastrofi naturali, con tanto di classi da tempesta tropicale a uragano di categoria 5, ho chiarito la differenza tra uragano, che nel Pacifico invece si chiama tifone, e tornado che è tutt'altra cosa, come una perfetta discepola di Piero Angela. In sostanza gli ho predetto che, oltre a ritrovarsi senza bagaglio, è probabile che si imbatta in un tempo pessimo, tuttavia, dal momento che ha intenzione di girare lo stato in macchina, potrà sempre evitare le zone più a rischio. Mi piaceva, però, immaginarlo come quei reporter con la mantellina gialla che svolazza nel vento a trecento chilometri orari e si aggrappano al microfono, raccontando ai telespettatori del peggior uragano del secolo, mentre alle loro spalle si vedono palme piegate fino a terra e onde alte dieci metri che superano i frangiflutti e si abbattono sulla strada. «Mandami un video così» l'ho pregato.

Pensandoci meglio, ci è anche venuto in mente che la rotta del suo aereo dovrebbe attraversare il famoso Triangolo delle Bermuda. Allora l'ho tranquillizzato: «Non importa se perdi la valigia e il meteo prevede l'uragano Katrina, tanto per una distorsione spazio-temporale atterrerai nel 1945» il che, per un grande appassionato di storia come Lorenzo, potrebbe perfino essere interessante.

C'è poi un altro potenziale problema: l'anno scorso Lorenzo è stato in Russia, o meglio, in Urss, come gli piace raccontare. Questo dettaglio, in clima di Russiagate, potrebbe non piacere al controllo passaporti americano, dove un agente parlerà all'orecchio del collega e poi si rivolgerà a Lorenzo con un serio: «Mi segua.»
«Posso prima ritirare il mio bagaglio?»
«Ha fatto scalo a Roma, non arriverà prima di domani.»

La pausa caffè è finita, si torna in ufficio e alla realtà.
«Vedrai che andrà tutto bene» gli dico «e non avrai niente di eccitante da raccontarmi al tuo ritorno. Che palle!»
Lorenzo mi fa un gestaccio. No, non è vero, è molto educato, aspetta sempre che gli dicano «Avanti» quando bussa a una porta.

Penso che si troverà bene in Florida, nel 1945.

Comunque intanto passa Irma...

4 commenti:

  1. L'elenco delle nazioni sgradite agli statunitensi ha reso gli statunitensi sgraditi a me. Una volta avrei voluto andare, adesso preferisco fare il turista in Medio Oriente: mi sento più a casa. Anche il meteo non aiuta; dispiace solo che uragani e tifoni non colpiscano solo i cretini che negano il cambiamento climatico.
    Quanto ai bagagli: la coincidenza stretta me li fece arrivare con 2/3 settimane di ritardo, altro che il giorno dopo. Ma era vent'anni fa e l'hub Bruxelles; auspicabilmente adesso andrà meglio :)

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    1. La vacanza di Lorenzo dura due settimane, se il bagaglio arriva in tre, ci scrivo un altro post,appena smetterò di ridere :)
      A me piacerebbe visitare i parchi nazionali negli Stati Uniti, ma anche a me è sgradito tutto quello che ci sta intorno.
      Sono stata alle Hawaii, nel 2014,a vedere vulcani ovviamente, ma non le conto come Stati Uniti.

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  2. Proprio un bel ritratto, mi ha dato un minuto di piacere leggerti. Sono queste le storie che amo.

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    1. Si legge nel tempo di un caffè :)
      Le storie sono ovunque intorno a noi, con un po' di attenzione e immaginazione capita di catturarne qualcuna.

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