sabato 9 gennaio 2016

I prossimi 12 libri che leggerò

leggere tra i gatti
Tra i miei buoni propositi per l'anno nuovo, c'è quello di trovare più tempo per leggere. Su blog e siti si trovano mille tipi di sfide di lettura, da quelle che hanno per obiettivo la quantità a quelle che suggeriscono liste di libri per tema, colore della copertina, iniziali dell'autore o del titolo. Siccome non mi piace farmi imporre qualcosa dall'esterno, ho inventato una sfida di lettura tutta mia e assolutamente flessibile. 
Ho ancora tanto da leggere tra i libri comprati in libreria e quelli caricati su Kindle e so che continuerò ad aggiungerne, allungando la lista. Per smaltire un po' di coda, ho deciso di leggerne uno al mese tra quelli già acquistati, lasciando così tempo per i nuovi arrivi e per le uscite mensili di National Geographic (che poi, in fondo alla rivista, c'è la rubrica sui libri che genera spesso ulteriori acquisti).
Per redigere l'elenco dei dodici titoli in attesa che intendo esaurire entro l'anno, ho deciso di sceglierne quattro per ognuna delle categorie che preferisco: saggi e biografie, cronache di esplorazioni e viaggi, romanzi. Non ci troverete solo uscite recenti, alcuni libri si sono persi da tempo nella confusione di due appartamenti e decine di scaffali. Ogni tanto mi tornano sotto gli occhi ricordandomi che non li ho ancora letti e mi sento (quasi) in colpa a comprarne di nuovi, ma tutti i giorni scopro nuovi titoli interessanti e non so resistere.
Sforzandomi di darmi una regolata, ecco l'elenco per la mia sfida personale e a fine anno vedremo il risultato.

Saggi e biografie
  • I tre giorni di Pompei di Alberto Angela, amo le catastrofi naturali e la storia antica, quindi non potevo scegliere un titolo migliore per cominciare, soprattutto perché sono cresciuta con i documentari di padre e figlio. Anche se è un po' barare perché ho iniziato a leggerlo in dicembre, ma il gioco è mio e le regole le faccio io.
  • Questa è la mia storia e non ne cambio una virgola di Spike Lee, comprato un secolo fa perché mi incuriosiva la biografia di un personaggio che ha raccontato attraverso i suoi film la "faccia nera" dell'America moderna.
  • Groupie. Ragazze a perdere di Barbara Tommasino, anche questo impolverato da anni, ma ancora mi incuriosisce ripercorrere la storia del rock da dietro le quinte e sotto le lenzuola dello star system.
  • Come evitare di farsi ammazzare in zone di guerra di Rosie Garthwaite, manuale di sopravvivenza di una giornalista inglese di Al Jazeera, reporter in zone di guerra fin dal suo primo incarico. Il 30% del ricavato del libro va a Medici Senza Frontiere.
Racconti di esplorazioni e viaggi
  • Prendo la bici e vado in Australia di Francesco Gusmeri, pedalando da Brescia a Melbourne alla ricerca della felicità, sarà interessante ripercorrere oggi, e con gli occhi di un italiano, un itinerario che mi ricorda quelli di cronache passate, quando i Paesi attraversati erano colonie e nessuno sapeva bene cosa aspettarsi. Sono curiosa di confrontarlo con le vecchie esplorazioni.
  • No way down di Graham Bowley, il racconto di una delle tante tragedie che hanno colpito chi osa sfidare le vette himalayane. Nel 2008, ventiquattro scalatori di quindici diverse spedizioni internazionali partono all'attacco del K2. Tornano solo tredici persone.
  • Una passeggiata tra i boschi di Bill Bryson, una passeggiata di 3.400 chilometri in compagnia di un autore di libri di viaggio apprezzato da tutti per la sua simpatia.
  • Le prime albe del mondo di Marco Albino Ferrari, una serie di avventure personali e storie di esploratori e scalatori dal Monte Bianco a Capo Horn.
Romanzi
  • I giorni della luna crescente di Giovanna Righini Ricci, con la copertina scolorita aspetta di ammaliarmi con le vicende di giovani protagonisti come fece ai tempi della scuola con Là dove soffia il Mistral.
  • Tempesta di Roger Vercel, per amore delle vecchie storie di mare.
  • Congo, inc di In Koli Jean Bofane, trovato recentemente su National Geographic, mi ha colpito la faccenda di "un pigmeo troppo alto" che si mette in affari con un cinese.
  • Neuromante di William Gibson, un cult del genere cyberpunk che mi sono sempre ripromessa di leggere.
Infine, aggiungo l'impegno a leggere 4 autori esordienti tra quelli segnalati sui lit-blog che seguo per sostenere i nuovi scrittori più meritevoli.

Cosa pensate della mia lista?

P.s. Grazie a Feddi per il disegno!

2 commenti:

  1. Della lista ho letto solo Neuromante. A suo tempo faceva un figurone, adesso rischia di essere stato superato a destra dalla realtà. Me lo ricordo con una scrittura complicata, ma sono passati un paio di decenni (abbondanti).
    Degli altri non saprei dire nulla, tranne un piccolo consiglio. Io ci sono stato, una volta, in zona di guerra. Volontario in un campo profughi. Come evitare di farsi ammazzare in zone di guerra? Primariamente non andandoci: è sempre la scelta migliore. ;)

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  2. So che ho lasciato passare troppo tempo per Neuromante, ma lo leggerò considerandolo un classico.
    Quello sulle zone di guerra mi interessa per confrontare le difficoltà di una reporter donna, inglese, di oggi e ben finanziata con le cronache (che ho adorato) di un Kapuscinski con le scarpe bucate.

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