Dagli errori bisogna
imparare, altrimenti non si va avanti nella vita.
Nella ricerca di
visibilità e successo sul web, ho notato che molti autori si dedicano a pratiche
sbagliate e voglio analizzarle una per una, sperando di chiarire che
alla fine certi comportamenti non pagano e vi rovinano la
reputazione.
Tanti autori si lamentano
di non trovare spazio e di non ricevere l'attenzione che pensano di
meritare. Prima di piagnucolare perché siete geni incompresi, però, esaminate il vostro modo di porvi e,
se state facendo uno o più degli errori che sto per elencare, forse
avrete trovato la risposta al vostro mancato riconoscimento.
CONTATTARE I BLOGGER
SBAGLIATI E NEL MODO SBAGLIATO
Siete in cerca di una
recensione, segnalazione o intervista per farvi conoscere, così
cercate su Google i blog letterari e scrivete a tutti inviando una mail
copia/incolla. Sbagliato.
Dietro ogni blog c'è una
persona e ogni blog è diverso. È difficile trovare blogger che
non snobbino gli esordienti e gli autori auto-pubblicati, solo per la
loro apertura vanno rispettati e trattati con riguardo perché non si
pentano di avere un sito da gestire.
Tanto per cominciare dovreste
leggere i suoi post, capire se tratta il vostro genere di libri, come
giudica lavori simili al vostro, che tipo di persona scrive su quel
blog. Non ho proposto il mio libro sui viaggi alle stesse persone che ho contattato per un libro fantasy.
Seguire il blog e commentarlo serve a farvi conoscere dal blogger e
sarà più ben disposto verso qualcuno che mostra interesse per il
suo lavoro, anziché uno sconosciuto di passaggio.
Leggete con attenzione la pagina
dei contatti, seguite le linee guida, fornite tutte le informazioni
richieste (rende il lavoro più facile e veloce), sappiate che c'è
la fila. È inutile mandare un romanzo giallo a chi dice di odiare i
gialli, è inutile inviare il vostro libro a un blogger che segnala
“le recensioni sono sospese per mancanza di tempo”, è inutile
riscrivere ogni giorno chiedendo a che punto è la recensione perché
se il blogger deve perdere tempo a rispondervi non può fare il suo
lavoro.
Quando decidete di
contattare il blog prescelto ricordatevi la buona educazione, ma questo dovrebbe valere sempre nella vita. Questa
persona vi dedica il suo tempo e lo spazio sul suo sito, mi pare il
minimo salutare all'apertura della mail, chiamarla per nome,
presentarvi brevemente, ringraziare. Ricordatevi che il blogger non è
obbligato a darvi retta né a farvi favori. La vostra deve essere una
gentile richiesta e mai una pretesa.
SPAM
Lo spam è da evitare.
Postare la copertina del vostro libro in continuazione su tutti i
social non solo è inutile, ma vi assicuro che, da lettrice, è
terribilmente fastidioso e vi rende antipatici.
Non comprerò mai il
libro di un tizio invadente che bussa alla mia porta ogni giorno per
vendermelo e sono in tanti a pensarla come me. Quanto è irritante
uno spot pubblicitario ripetuto ogni mezz'ora alla tv? Ecco, è la
stessa cosa. Sulla vostra pagina Facebook o sul vostro blog fate come
vi pare, ma nei gruppi, sulle pagine altrui e sui siti altrui è spam
e non piace a nessuno.
POLEMICA
Se non siete pronti al giudizio altrui, non pubblicate, tenete il vostro capolavoro al sicuro in un cassetto. Nel momento in cui decidete di renderlo pubblico, dovete accettare l'opinione dei lettori.
Gli esordienti, siccome
ogni scarrafone è bello a mamma sua, reagiscono male alle critiche e
spesso trascendono in commenti polemici e insulti gratuiti.
Rispondere a una recensione negativa con gli insulti è da bambini
permalosi e senza argomenti. Il vostro libro non può piacere a tutti
e se la recensione mette in evidenza i vostri punti deboli è
l'occasione buona per prenderne atto e rimediare in futuro. Certo, se
vi mancano le basi della grammatica dovreste tornare alle elementari,
ma facciamo finta che sappiate usare i congiuntivi.
Ricordate che non è una
critica a voi come persona, ma come scrittore. Se vi fanno notare
errori o mancanze significa che ci sono punti da migliorare in
futuro, ma reagire dicendo che il recensore non capisce niente perché
il libro è piaciuto tanto a vostro cugino non serve a nulla, oltre
che farvi fare la figura dell'imbecille aggravando la situazione.
Riconoscere i propri limiti e cercare di superarli è, invece, un
atteggiamento da persone mature e da scrittori in evoluzione.
Egidia Lentini ha letto
il primo libro di Legione per Recensionilibri.org e mi ha scritto una
mail avvisandomi che il suo articolo non sarebbe stato del tutto
positivo. Non poteva farmi leggere la recensione in anteprima, ma mi
chiedeva se accettavo lo stesso la pubblicazione sul sito. Ho
risposto di sì, che volevo farla pubblicare in ogni caso, perché mi
interessava l'opinione di un lettore esperto come lei. Trovate qui il
suo articolo e ho tenuto in considerazione le sue critiche per una nuova edizione del libro.
PRESUNZIONE
Credete di essere
arrivati perché avete pubblicato? Vi sentite scrittori fatti e
finiti? Non lo siete, nessuno lo è.
Perfino i vostri idoli letterari continuano a leggere, studiare,
imparare, informarsi, crescere. Se siete lettori attenti, noterete l'evoluzione nella scrittura anche degli autori più famosi. Pubblicare il vostro tema sulle
vacanze non fa di voi degli scrittori anche se vi atteggiate ai nuovi
Umberto Eco.
La fantasia
dovrebbe essere la vostra arma migliore e si alimenta guardandosi intorno, altrimenti non riuscirete a evitare i
soliti vecchi cliché. Nessuno ha voglia di leggere sempre le stesse frasi scontate e abusate: l'attesa snervante, il sorriso smagliante, gli occhi di ghiaccio. Perché qualcuno dovrebbe comprare il vostro
libro se ci trova le stesse identiche cose già lette altrove?
Dovete
distinguervi, trovare uno stile personale, allargare il vostro
vocabolario. E come si fa? Leggendo, leggendo tantissimo, generi diversi e autori diversi dai quali imparare i trucchi del mestiere: come costruire un personaggio credibile, come scrivere dialoghi e descrizioni, come sviluppare una trama avvincente. Questo non significa copiare, ma acquisire tecniche da utilizzare nei vostri lavori, personalizzando ogni aspetto secondo il vostro stile. Non è facile, richiede impegno, ma fare lo scrittore è un mestiere e un'arte che costa fatica.
SCAMBI CON SCONOSCIUTI
Alla mia pagina Facebook
arrivano messaggi come questo: “Ho messo mi piace alla tua pagina
ricambi?”
La mia risposta: “No,
perché non ti conosco.”
Non serve a nulla
ottenere i mi piace di persone che non leggono i vostri libri, non
commentano, non seguono i vostri post. Questo tipo di scambio è inutile ed è anche pericoloso. Associare il vostro nome e il vostro lavoro a
qualcuno che non conoscete, che potrebbe essere un imbecille, è controproducente. Non sapete se nel tempo
libero annego i coniglietti per divertimento, ma volete il mio mi piace. Ha senso?
Le pagine che seguo sono di persone, personaggi, libri, associazioni, eventi
che davvero mi interessano.
Bene, spero che questo articolo vi sia utile per evitare di inciampare in pratiche che possono costarvi il rispetto e l'interesse dei lettori.