Una volta ho scritto a un amico che le persone come me se ne vanno sempre, partono in continuazione trascinate da un'implacabile sete di scoperta.
Ho l'animo selvatico e mi sento in gabbia se sono costretta a rimanere in un luogo che non ho scelto. Reinvento la mia vita, non so tenere a freno la fantasia e la curiosità, devo stupirmi ogni giorno, sento che le mie passioni hanno bisogno di esprimersi fisicamente, vado a caccia di emozioni forti come traumi. Sto inseguendo me stessa, una me stessa che mi sfugge appena la sfioro perché, per sua bizzarra natura, riesce a essere allo stesso tempo pienamente felice e mai soddisfatta. Così, di tanto in tanto, prendo decisioni drastiche che qualcuno giudica folli, ma tanto vale fare ciò che sentiamo perché la gente ci giudica in ogni caso.
Ovunque mi condurranno i miei desideri, porto con me il bagaglio leggero di chi ha ben chiara la strada, ma non la destinazione: una collezione di ricordi belli, un quaderno e un pc per continuare a scrivere. E la collezione di ricordi cresce ogni giorno senza mai pesare, arricchendosi di pezzi rari e preziosi come ogni prima e ultima volta che segna i momenti salienti di una vita. Prime e ultime volte sono i pezzi che preferisco.
Chi mi vuole bene mi lascia andare, ma sa ritrovarmi in ogni momento con la certezza che non sarò mai troppo lontana per rispondere al richiamo di un legame prezioso. Saluto, non abbandono.
Devo andare perché il tempo non si ferma e io nemmeno.
Death di Neil Gaiman
"What you thought was real in life somehow steered you wrong Now you just keep drivin' tryin' to find out where you belong "
3 Doors Down
Sono in partenza per il Kenya, perciò fino alla fine del mese mi troverete QUI.
L’attesa è una condizione pessima. Che sia dovuta al traffico o a una telefonata che non arriva, produce uno stato di agitazione e al tempo stesso un senso di impotenza capaci di consumare i nervi dell’individuo più sereno. Il tempo rallenta sfiorando la staticità, mentre l’urgenza si fa più pressante al perdurare dell’immobilità della situazione. Bisognerebbe riuscire ad affrontare l’attesa e ogni altra stupida condizione che ci irrita con lo spirito di Aloha.
Quando nel 2014 sono stata alle Hawaii, attratta da vulcani attivi e dalla possibilità di nuotare con le mante giganti, ho letto un libro sulla cultura hawaiiana che, dopo essere stata soffocata per secoli dalla dominazione americana (era perfino illegale parlare la lingua d'origine), è oggi un patrimonio che i locali stanno tentando di recuperare e conservare. Ho scoperto così lo spirito di Aloha che è molto più del tipico saluto pronunciato con leggerezza dai turisti. Sotto questa parola si cela un universo di significati e valori che è difficile tradurre, ma appena sbarcati a Hilo lo si percepisce nell'aria umida e profumata di fiori. Aloha è condividere gioiosamente l'energia della vita quindi se usato come "Buongiorno" è l'augurio che la tua giornata sia piena di gioia, oppure come "Arrivederci" è la gioia di averti incontrato e la speranza di vederti ancora. È l'armonia tra le persone e tra le persone e la natura, è una formula magica che racchiude un grande potere spirituale e rivolgerla a qualcuno significa partecipare allo stesso respiro. Aloha è onorare la vita altrui con un senso di accoglienza, fiducia, comunanza e rispetto così profondamente radicato nella cultura hawaiiana da condannarla a essere sopraffatta dagli abusi perché rende impossibile concepire che qualcuno voglia farti del male di proposito. Così perdoni, perdoni tutto, forse perdoni troppo dal nostro punto di vista.
Lo spirito di Aloha va recuperato, protetto e vissuto quotidianamente perché ha un effetto rasserenante e permette di godersi la vita anche nei momenti più difficili e nei momenti che non lo sono ma ci appaiono tali perché siamo nervosi e stupidi al punto di trasformare un piccolo problema in una tragedia.
Aloha ti rimette in equilibrio, Aloha è una carezza da parte delle forze che muovono l'universo, Aloha è un'espressione d'amore. L'ho provato su quelle isole sperdute nel Pacifico e mi ha reso felice, ma per prolungare quella felicità devo impormi di augurarmi Aloha ogni giorno, finché diventerà un'abitudine e nulla potrà più irritarmi o farmi del male perché anche la sofferenza, se condivisa con l'intero universo, diventa un peso sopportabile.
Aloha è una parola bellissima che esprime qualsiasi pensiero bello abbiate nel momento in cui la pronunciate. Regalatela.
Le pozzanghere sono passaggi effimeri verso dimensioni parallele, universi rovesciati, finestre su altre versioni di noi.
Non mi lamento dei giorni di pioggia. Penso al profumo del terreno bagnato, alle piante che si dissetano, alle gocce sui finestrini di un'auto, alla natura che cade dal cielo sui tetti degli uomini. Passeggio tra le pozzanghere e osservo le versioni capovolte di me, chiedendomi se hanno le risposte che mi mancano, finché le domande evaporano nel sole.