mercoledì 7 giugno 2017

Legione e onestà

Una conversazione virtuale con Fabio di Librinviaggio mi ha dato lo spunto per informarvi sul futuro di Legione

Lo scambio di battute che vedete nell'immagine è nato da questa sua recensione e mi ha dato conferma della correttezza di una decisione che ho maturato negli ultimi mesi riguardo la mia serie di romanzi: il prossimo libro sarà l'ultimo.

Sì, quella che doveva essere una serie di cinque si è trasformata in una quadrilogia, e ve ne spiego il motivo. Ogni romanzo di Legione è autoconclusivo, ma il filo che lega ogni trama è la storia dell'organizzazione segreta della quale fanno parte tutti i protagonisti. Quella storia ha un finale nella mia testa fin dal primo libro e nella trama di ogni episodio ho seminato dettagli che conducono a un'unica grande conclusione nella quale le singole vicende assumono un senso più ampio, ognuna prende il proprio posto in un panorama visto dall'alto.

Nell'ultimo anno ho lavorato contemporaneamente al quarto e quinto volume che, ambientato nel futuro, racconta un mondo nuovo, conseguenza e risultato delle vicende narrate nei precedenti e così compone quel panorama visto dall'alto. Chi ha letto i primi tre libri conosce la struttura di questi romanzi: i capitoli alternano il presente del protagonista e il passato dell'organizzazione che influisce sulla trama principale. Durante la stesura di questi ultimi due, però, mi sono resa conto che stavo tagliando molti capitoli del quarto per usarli come flashback del quinto. Non volevo anticipare al lettore informazioni che andavano rivelate nell'episodio finale, ma così facendo la trama del quarto risultava impoverita al punto che mi sono trovata a un bivio: aprire nuove sottotrame nel passato oppure fondere i due episodi che, in fondo, nascevano già legati tra loro in maniera più evidente rispetto ai precedenti. Ho scelto la seconda via perché, tornando al discorso con Fabio, è la più onesta. Stavo spezzando in due volumi una trama che si presentava spontaneamente unica e, al di là della stonatura che infastidiva me per prima, non c'era motivo di far uscire due libri annacquati al posto di uno saporito. 

Gli esperti di marketing si staranno strappando i capelli: perché vendere un libro quando potresti venderne due? Perché io non faccio marketing, io scrivo. E non ho un editore che mi imponga di produrre un certo numero di libri in un certo periodo che io sia ispirata o meno, come credo sia accaduto all'autore che ha deluso Fabio. Io scrivo e non vorrei mai che un giorno un mio lettore si sentisse preso in giro in quel modo. 
Perciò vi mostro la bozza di copertina di Maya che sarà il quarto e ultimo libro della serie e vado a finire di lavorarci. State tranquilli: non vi annegherò in un brodo allungato e insapore se posso servirvi un piatto gustoso. Vi avviso quando è pronto in tavola.


8 commenti:

  1. "Perché io non faccio marketing, io scrivo." E' la cosa più bella che uno scrittore possa dire. Penso che l'importante sia appassionare il lettore (anche io odio quando un autore allunga una trama solo per fare soldi, perché vede che quella serie sta piacendo).
    Adoro il tuo modo di scrivere e, onestamente, leggerei qualsiasi cosa scritto dalla tua penna, quindi, al di fuori di questa serie, spero tu possa prendere sempre decisioni che soddisfino in primis te, e poi i tuoi lettori.
    Inoltre, la copertina di quest'ultimo volume è davvero delicata e bellissima.
    In bocca al lupo.

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    1. Penso che a volte non dipenda nemmeno dall'autore, ma nel caso riportato da Fabio è probabile che sia stata una richiesta dell'editore. Da auto-pubblicata non ho il problema di avere un editore che decida per me, ho altri problemi, ma in questo frangente mi fa comodo :)

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  2. Intanto grazie per avermi citato! Bellissimo post e, soprattutto, bellissimo concetto: da lettore, trovarmi tra le mani un romanzo vuoto, chiaramente scritto solo per far soldi, mi infastidisce tantissimo, come è purtroppo successo con l'ultimo di Presto & Child che, inevitabilmente, hanno gettato un'ombra su una serie di romanzi che amavo particolarmente. Comunque vada, non sarà più la stessa. Complimenti per il coraggio delle tue scelte e buona scrittura! :)

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    1. Dalle chiacchiere con te esce sempre qualcosa di buono ;)

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  3. Sono certo che prima o poi Legione lo potremo anche vedere al cinema oltre che leggerlo!!!

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  4. personalmente se una saga mi ha conquistato totalmente preferirei non finisse mai. In questo senso però è importante che ogni uscita sia regolare e consistente per saziare il lettore e ingolosirlo per l'appuntamento futuro.

    Il problema sono le idee... sino a quando sono originali e ben fatte vorrei anche 5 libri, 6 libri, 7, 8 ... riempire gli scaffali della mia libreria... e ogni tanto rileggerli.

    Se la fine sarebbe stata quella del "Trono di spade": tirata in lungo ed in largo, sbrodolata ed alla fine non conclusa... beh, hai fatto benissimo!
    PS= risparmiate il lancio degli ortaggi perché ho letto il trono di spade - la verdura costa - con il senno di poi me li tiro da solo.

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    1. Caro Lorenzo, si chiama "effetto Lost", te lo ricordi? Milioni di milioni di fan incazzati neri per il finale. A quel punto, autore, non solo come fai a guardarti allo specchio, ma con che coraggio esci di casa con quelli che ti aspettano per farsi risarcire i sogni delusi? Be', io sotto casa trovo al massimo quattro persone (e una passava per caso), ma voglio uscire tranquilla lo stesso ;)

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