Il
terzo libro è in revisione, manca poco all'uscita e potete preparare
la vostra poltrona preferita per godervelo.
Secondo i miei revisori è, finora, il migliore dei tre libri della saga. River resta nel cuore perché è il primo ed è con lui che si entra in questa nuova dimensione dove eventi storici reali e fantascienza si fondono. Gabriel è uno sguardo più approfondito sul mondo della Legione Segreta e presenta personaggi che torneranno nei libri successivi. Susanna rimescola le carte e proietta il lettore verso gli episodi successivi rivelando anche particolari del passato di altri personaggi come, per esempio, la verità sulla madre di River.
Secondo i miei revisori è, finora, il migliore dei tre libri della saga. River resta nel cuore perché è il primo ed è con lui che si entra in questa nuova dimensione dove eventi storici reali e fantascienza si fondono. Gabriel è uno sguardo più approfondito sul mondo della Legione Segreta e presenta personaggi che torneranno nei libri successivi. Susanna rimescola le carte e proietta il lettore verso gli episodi successivi rivelando anche particolari del passato di altri personaggi come, per esempio, la verità sulla madre di River.
Intanto,
però, la fucina di idee che ho in testa non smette di funzionare e
vi anticipo i miei prossimi progetti narrativi.
Durante
la stesura di Susanna, ho gettato le basi per gli ultimi due libri della saga e ho scritto già alcuni capitoli, oltre ad aver abbozzato le copertine
che vedete in anteprima in fondo a questo articolo.
Susanna
vi porterà in fondo al mare e nello spazio, Oliver nel mondo dei sogni e delle
cospirazioni, Maya... distruzione e catastrofe! Dopo quello non ci
sarà un sesto episodio perché voglio dedicarmi alle altre idee che
stanno fermentando nei cassetti virtuali del mio pc.
La
saga resterà quindi di cinque libri, come le cinque serie di The
Wire e Breaking Bad, ma ho in mente un regalo di fine serie per gli
affezionati di Legione. Ora vi spiego.
Avete
presente, nel primo libro, la missione di River e Tim sui monti
Urali? Raccontare ciò che scoprirono lassù non era funzionale alla
trama, in quel momento, perché l'obiettivo del capitolo era il dialogo
nella tenda. Sempre nel primo libro, scrivo che le porte dell'inferno
sono sette, ma parlo solo di quella a Kenorah. Nel secondo libro,
Gabriel si chiede cosa ci faccia una vecchia chiesa nel paesino senza
nome e Stefano svia il discorso, dicendo che è una storia
complicata. Nel terzo libro si parla di un legionario morto in
Antartide senza spiegare i dettagli della sua missione.
Bene.
Tutti
questi spunti rimasti in sospeso, insieme ad altri che non posso
svelarvi adesso, diventeranno racconti e li raccoglierò in un volume
che uscirà una volta terminata la saga, come le vecchie bonus track
nei cd o i contenuti speciali dei dvd. Non ho ancora un titolo e una
copertina per questa antologia di “scene tagliate” e diari dei legionari, ma c'è
tempo. Sappiate soltanto che la mia fantasia non vi lascerà mai
soli.
Al di
là dei libri, con la fine dell'estate, si rimette in moto la
macchina della promozione e allora preparatevi a eventi dal vivo e
sul web, collaborazioni e contaminazioni con altre forme d'arte.
Sto lavorando per voi!
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