«Le storie sono creature selvagge e indomite, continuò il mostro. Quando le liberi, chi può sapere quali sconvolgimenti potranno compiere?»
7 minuti dopo la mezzanotte di Patrick Ness
Il mio viaggio prosegue e proseguono le mie letture su Kindle, e ogni volta che lo prendo in mano mi stupisco di quanto sia leggero pur contenendo tante parole.
Dopo un saggio (Collasso. Come le civiltà scelgono di morire o vivere. di Jared Diamond) e un romanzo di tutt'altro genere (Factotum di Charles Bukowski), sono a un terzo di questo romanzo per ragazzi che sto trovando sorprendente. A colpirmi non è soltanto la delicatezza con cui Ness fa a pezzi i cliché, suggerendomi un'idea che poi mi fa scartare, ma pure l'atto di fare a pezzi i cliché. Non mi accompagna per mano lungo la strada della trama, mi sta facendo danzare, e su una melodia che sa d'infanzia, eppure non è nulla di già ascoltato.
Vi parlerò meglio, appena ne avrò il tempo e l'occasione, di questi libri e degli altri che leggerò sdraiata su letti sempre diversi, seduta nelle sale d'attesa degli aeroporti e nascosta nell'ombra fresca di un albero. Ripercorrerò questo viaggio attraverso le mie letture che, come i più acuti tra voi avranno notato, sono lontanissime l'una dall'altra, raccontandovi le mie riflessioni. Per ora vi dico soltanto che sto avendo fortuna, non ne ho abbandonata nessuna per noia o disgusto, anzi.
Riguardo la scrittura, la mia dedizione è andata calando nelle ultime settimane, perché tenere in mano il Kindle mi isola da ciò che ho intorno, ma ho bisogno di isolarmi da ciò che ho intorno per mettermi a scrivere sul laptop, oltre che di una presa di corrente perché la batteria comincia a esser vecchia. Comunque ho tutto sotto controllo: il nuovo volume di Legione uscirà. Non posso dirvi quando, ma vi farò un fischio, e avrei anche un paio di cose abbastanza importanti da dirvi in proposito che, però, necessitano di un post dedicato.
Questo, invece, finisce qui.
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