Ho preso gusto a scansionare le pagine dei miei libri preferiti e mi sa che continuerò a farlo, anche se il gioco di indovinare da dove vengano è fallito già al primo tentativo. Lo faccio per me, per conservare anche sul mio blog piccole porzioni delle letture che mi hanno emozionato, fatto riflettere, incantato, insegnato, divertito e tutte le altre cose che ci fa la lettura di un buon libro.
La soluzione all'enigma di giovedì scorso è: Viaggiare è il mio peccato di Agatha Christie. È un libro che raccoglie le memorie della celebre giallista in viaggio in Siria e Iraq negli anni Trenta, al seguito del secondo marito archeologo Max Mallowan. La Christie iniziò a scriverlo prima della Seconda guerra mondiale e lo riprese nel 1944 per rievocare i ricordi di un periodo felice e avventuroso vissuto in un'epoca in cui l'Europa era forse ancora ingenua rispetto alle relazioni con popoli di culture diverse, mentre adesso la definirei semplicemente colpevole. Ma non è questa la sede adatta a discuterne.
Oggi cambio genere, oggi abbandono la realtà, seppure d'altri tempi, per il meraviglioso mondo della fantasia e lo faccio con un pezzo che mi ha colpita tanto da finire tra le citazioni a inizio capitolo del terzo libro di Legione. Ecco a voi due pagine splendide e la prossima settimana vi svelerò da quale libro provengono, ma lo trovate sempre in questa lista.
Mmm...non mi sembra di conoscerlo, ma mi hai incuriosito molto!
RispondiEliminaL'autore è famoso, ma questo suo romanzo non lo è, anzi pare che sia anche difficile trovarlo, ormai. Ma saprai il titolo la prossima settimana :)
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