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lunedì 30 novembre 2015

La quarta di copertina

La settimana scorsa ho partecipato alla rubrica "Acchiappami" sul blog di Michele Scarparo con la futura quarta di copertina di Legione Oliver
Si tratta di un esercizio molto utile per avere un riscontro immediato su ciò che scriviamo e, se scorrete i commenti, vi accorgerete di come il mio testo si sia evoluto grazie ai contributi dei lettori. Uno sguardo esterno, come può essere quello dell'editor sui nostri romanzi o quello di chi ha commentato i miei racconti su questo blog, mette in evidenza il genere di mancanze che a noi sfuggono perché diamo per scontato di aver fatto del nostro meglio. In realtà, e nel mio caso è chiarissimo, si può fare molto meglio con i consigli giusti e raggiungere un risultato accettabile con qualche piccolo sforzo. Sono passata da una versione pigra e insipida a una quarta di copertina molto più interessante e completa. Ho ricevuto una lezione importante, grazie anche a Helgaldo che mi ha sgridata pubblicamente, e ne farò tesoro per i lavori futuri. 
Sempre da Michele, potete cimentarvi in "Sostiene l'autore" inviando racconti anonimi per ottenere una critica dal suo gruppo di lettori. Io mi sto preparando anche per quello.
Vi invito a mettervi alla prova, colleghi aspiranti scrittori.

Tutto questo per dirvi (ripetervi) che per crescere bisogna impegnarsi, che non basta caricare un file su Amazon per essere scrittori, che dal confronto si impara sempre qualcosa, che il pubblico vero non sono i parenti che ti dicono quanto sei bravo, che confezione e presentazione di un libro sono importanti quanto il contenuto, che, insomma, la potenza è nulla senza controllo!




2 commenti:

  1. Grazie per la citazione :)
    È vero che a volte ci adagiamo; però, tutti insieme, si può lavorare per creare davvero una scrittura migliore. E più partecipanti avremo, più suggerimenti potranno darci quella spinta extra per trasformare la nostra storia in una grande storia!

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    1. Tra l'altro le tue iniziative sono utili per farsi un'idea del pubblico che sta "là fuori", con diversi gusti, diverse opinioni e diversi punti di vista. C'è chi si lascia trasportare dalla trama senza badare alla forma, chi è più puntiglioso, chi ama il classico e chi cerca di sperimentare. Certo, non si può piacere a tutti, ma c'è sempre qualcosa da imparare.

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