Leggo libri, ebook, fumetti, National Geographic, Topolino, "Strano ma vero" sulla Settimana Enigmistica, etichette di detersivi in bagno. E qualche blog.
Vi ho già parlato dei blog che seguo perché parlano di libri e scrittura, ma oggi vi presento due blog che leggo per puro piacere, come fossero un libro, un ebook ecc.
Il primo si chiama Librinviaggio e, sì, parla di libri, quelli che Fabio, autore del blog, legge prevalentemente in treno, ma è anche altro.
Qualche volta leggo le sue recensioni, soprattutto, però, seguo il suo Diario di un lettore pendolare, la serie di post che raccontano aneddoti della sua vita in balia delle ferrovie italiane. Da ex pendolare (ringrazio il cielo di non dover più prendere il treno ogni giorno) mi ritrovo nelle sue (dis)avventure, a volte divertenti e altre irritanti, e nelle sue riflessioni su un mondo che passa dietro finestrini sporchi e tra sedili altrettanto sporchi.
L'aspetto migliore dei suoi racconti è il modo in cui li scrive, l'abilità con cui in poche righe è capace di evocare scene, dialoghi e pensieri. Stile, fantasia e ironia non gli mancano e sapete perché? Perché legge tantissimo, legge di tutto e non è un caso che questa dedizione lo porti a scrivere meglio di tanti sedicenti scrittori. Potrebbe tranquillamente raccogliere i suoi post in un libro e io lo comprerei perché Fabio scrive bene e, ripeto, non è un caso, visto quanto legge. E come legge.
Legge con la passione di chi ha voglia di vivere nelle trame dei libri e con lo spirito critico di chi dà valore alle parole.
Librinviaggio è interessante, divertente, intelligente e vi consiglio di aggiungerlo alle vostre letture.
Il secondo è TripLuca. Sapete che tra le mie personalità multiple c'è quella di viaggiatrice e che le avventure vissute in terre lontane hanno arricchito il mio modo di pensare e, di conseguenza, il mio modo di scrivere.
Ho scoperto il suo blog sei anni fa, mentre progettavo il mio viaggio di quattro mesi dalla Thailandia all'Australia, passando per Cambogia e Indonesia. Sono stati i suoi consigli su Bali a farmi piantare la prima bandierina della mia carriera di esploratrice.
Luca vive viaggiando e lo racconta nel suo blog con lo spirito di chi non si limita a visitare un luogo, ma si ferma a rifletterci, crescendo. Scrive e scrive bene perché si interroga, si sorprende, si confronta. Ogni partenza, ogni ritorno, ogni incontro, ogni sapore e ogni colore è raccontato con la voce di chi sta scoprendo un pianeta intero, senza dimenticare se stesso.
Luca è spiritoso, brillante, intraprendente e generoso nel condividere le sue esperienze che si leggono come i capitoli del grande libro della sua vita, capitoli nei quali è facile immedesimarsi perché questo ragazzo non è un eroe senza macchia e senza paura, ma una persona normale che ha avuto il coraggio di prendere una decisione eccezionale.
"Prima di iniziare questa vita vagabonda avevo 27 anni, vivevo in un paese della provincia di Venezia, lavoravo come dipendente e la ragazza che amavo da una vita si era appena sposata. Mi sentivo in gabbia. Avevo un amico che come me voleva scappare dalla routine e un giorno, seduti al tavolo della cucina di casa mia, guardammo la piantina del mondo appesa al muro e puntammo il dito a caso."
Non ha più smesso di viaggiare.
Per scrivere non bastano talento e passione, bisogna crescere e si cresce leggendo tanto, osservando e ascoltando tanto, imparando da ciò che si legge, osserva e ascolta con senso critico e filtrando tutto con la propria personalità.