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sabato 12 marzo 2016

Il discorso impossibile

«Buonasera, Signore e Signori.»
Obsoleto e incompleto, ma almeno hai messo le signore prima dei signori.

«Buonasera, razza umana.»
Te la tiri.

«Buonasera.»
Tutto qui?

«Buonasera, Signore e Signori, Transessuali, Ingegneri, Dottoresse, Vegani, Avvocat...» (seguono 148 termini, poi ripetuti in ordine inverso e rimescolati per non scontentare nessuno)
Che palle! Vai al sodo!

«Saltiamo i saluti e andiamo al sodo.»
Maleducata!

Per comprendere questo post vi invito a leggere l'interessante articolo di Salvatore Anfuso "Il sessismo della lingua italiana" e gli altrettanto interessanti commenti dei lettori.

A mio modesto parere, il politicamente corretto porta spesso a inutili esagerazioni. Ho sempre usato l'espressione fratelli e sorelle senza preoccuparmi di mancare di rispetto alle sorelle e lo dico da sorella. Inoltre, per quanto accreditati dall'Accademia della Crusca, evito sia architetta che petaloso
Le lingue vive sono in continua evoluzione, perdono alcuni vocaboli ed espressioni acquisendone di nuovi, ma per me il vero problema è che tanta gente insiste con se io sarei e, se mai un giorno diventasse regola per consuetudine, mi convertirei al Bahasa Indonesia.



6 commenti:

  1. Grazie, Simona. Incipit frizzante e divertente. :)

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    1. Grazie a te e ai tuoi commentatori per l'ispirazione ;)

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  2. Guarda...se lo saprei lo dicessi, ma forse lo farebbi!
    E lo dico? Dichi, dichi!
    :-)
    Oggi mi sento molto desueto (sarebbe 'obsoleto' ma sono quisquilie e pinzillacchere) e non petaloso.

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    1. Proprio così: anziché inventare nuovi vocaboli, basterebbe leggere più spesso e scoprire che ne abbiamo già tanti pronti all'uso per ogni occasione.

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  3. Mi dilungherei quindi sarò conciso: il politicamente corretto sta oltrepassando i limiti. La cosa che mi lascia perplesso è che alla fine chi dice di volere la parità è il primo a discriminare inconsapevolmente. Dire che una pubblicità con la donna casalinga (ad esempio) è sessista, implicitamente dice che tutte le casalinghe sono inferiori alle donne in carriera. Perché? Questa è la parità? Lo stesso può essere esteso a qualsiasi altra categoria. Io voglio vedere le pubblicità con uomini, donne e famiglie, poco importa se etero o gay, è indifferente il colore della pelle. Non stiamo poi lottando perché tutto sia uguale? Allora smettiamo di cercare le differenze. A volte mi sembra di entrare nel libro di Orwell "tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri".

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    1. Già, è quello che intendevo. Penso che le battaglie sui diritti si combattano altrove. Come ho commentato su un altro blog: non credo importi se ti chiamano handicappato, disabile o diversamente abile quando la rampa d'accesso alla stazione non esiste. Impossibile accontentare tutti anche se non si intende discriminare qualcuno, ma la parità si deve vedere in altri ambiti, dove è davvero importante.

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